Omicidio del maresciallo Cianfrone: Cassazione conferma ergastolo per coniugi Spagnulo. 'Giustizia è fatta!'

"Avete distrutto la nostra famiglia, la nostra anima. Sopravviviamo a un dolore indicibile. Avete tolto la vita a un uomo dello Stato, a un padre che ha cercato di fare bene il proprio lavoro mettendoci la faccia. Che voleva semplicemente che venisse rispettato il senso civico, che voleva tutelare il territorio dagli irriverenti. Oggi si chiude questa triste tragedia, con sentenza giusta confermata in terzo grado, in Cassazione. Il maresciallo Cianfrone ha avuto giustizia. Dal canto mio continuerò a pensarlo con la malinconia e il dolore che sono ormai miei compagni di viaggio da 44 mesi, sperando di riabbracciarlo un giorno in uno dei mondi paralleli. Ti amo all'infinito, fratello mio!"

In un accorato e drammatico post su Facebook, Sandra Cianfrone, sorella del carabiniere Antonio Cianfrone, di Mozzagrogna (Ch), ex vice comandante della caserma di Monsampolo (Ap) ucciso, a 50 anni, a colpi di pistola, la mattina del 3 giugno del 2020 mentre faceva jogging lungo la pista ciclabile San Pio X di Pagliare del Tronto nel comune di Spinetoli (Ap). Quattro i proiettili che raggiunsero il maresciallo, tre furono esplosi alle spalle,  da un killer col volto coperto da casco integrale, poi scappato in sella a una motocicletta guidata da un complice, sempre nascosto da un casco.

La Corte di Cassazione ha confermato la condanna all'ergastolo per Giuseppe Spagnulo e per la moglie Francesca Angiulli, casalinga, orginari della Puglia, ritenuti responsabili dell'agguato in cui il maresciallo è stato trucidato. In primo grado, nel giugno 2022, il marito era stato condannato all'ergastolo e sua moglie a 16 anni, con l'attenuante del contributo minimo all'esecuzione del delitto.

La Corte d'Assise di Macerata, invece, aveva riconosciuto entrambi responsabili, dando loro il carcere a vita. Un doppio ergastolo che diventa adesso definitivo. La Cassazione ha respinto il ricorso degli avvocati difensori Alessandro Angelozzi e Felice Franchi.

I coniugi hanno sempre negato di aver compiuto l'omicidio, premeditato, ma durante la fuga, in moto, furono ripresi da alcune telecamere di videosorveglianza presenti nella zona del delitto. Le immagini hanno così dato un’identità agli assassini.

I funerali del maresciallo furono svolti a Mozzagrogna, quindi sepolto nel locale cimitero vicino ai genitori Domenico e Antonietta. Il paese è ancora scosso per l'accaduto. Qui, in zona, ci sono le sorelle della vittima, Francesca, residente a Lanciano, e Sandra, appunto, residente a Santa Maria Imbaro. Il militare  aveva mantenuto saldi i suoi legami in Abruzzo, anche con zii e cugini. Diplomato all’istituto Fermi di Lanciano, a 18 anni Antonio si arruolò nei carabinieri. Sin da piccolo Cianfrone aveva la passione per lo sport, anche la bicicletta, e ha trovato la fine sulla ciclopedonale di Spinetola, dove risiedeva.  23 feb. 2024

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