Uccise moglie lanciandola da ponte su fiume Osento: al via il processo a Lanciano

Omicidio di Casalbordino (Ch): aperto il processo in Corte d’Assise a Lanciano (Ch) contro Angelo Bernardone, 75 anni, che gettò dal ponte sul fiume Osento, tra casalbordino e Atessa, la moglie Maria Rita Conese, 72 anni, malata di Alzheimer e di grave demenza vascolare.

Per la donna fu un volo di 10,60 metri in mezzo alla boscaglia. Precipitò nell’alveo del fiume. Il decesso avvenne per arresto cardiaco in probabile fibrillazione ventricolare terminale da inalazione dell’acqua dolce, trauma cranico con emorragia.

L’imputato, assistito dall’avvocato Vincenzo Cocchino, è accusato di omicidio aggravato dal rapporto di coniugio e minorata difesa. I quattro figli, due maschi e due femmine, costituitisi parte civile, sono patrocinati dall’avvocato Giampaolo Di Marco. Il delitto avvenne il 26 dicembre 2021.

Dopo il pranzo di Santo Stefano i coniugi si diressero al cimitero di Atessa (Ch) dove la vittima voleva andare credendo che i genitori fossero vivi. A bordo della Fiat Panda ci fu una discussione tra i coniugi e Bernardone fermò l’auto, afferrò la moglie, prendendola per le gambe, la trascinò e la buttò dal cavalcavia.

Poi, alle 14.20, si recò alla stazione dei carabinieri di Casalbordino confessando: “Ho combinato un guaio. Ho appena ucciso mia moglie”. Indagini illustrate dinanzi alla Corte dal luogotenente Nicola Zanni, dal vice brigadiere Pasqualino De Rosa, dall’appuntato Cristiano Benedetto. 

Corte d’ Assise presieduta da Massimo Canosa, giudice a latere Maria Rosaria Boncompagni, più i 6 giudici popolari; pm Giuseppe Falasca. “Nell’immediatezza sembrava quasi non rendersene conto poi ha realizzato, molto provato, aiutato dai figli", dice l'avvocato Cocchino.

 Altre udienze calendarizzate il 29 settembre, 20 ottobre, con l’esame dell’imputato, e il 5 dicembre per la discussione. 29 mag. 2023

WALTER BERGHELLA

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