Intervento chirurgico per perdere peso, 38enne di Tortoreto muore in ospedale. Tre medici indagati

Si sottopone ad un intervento chirurgico di routine per perdere peso ma il quadro clinico si complica: i medici lo riportano d'urgenza in sala operatoria e muore dopo la seconda operazione, a 38 anni.

E' finita così, domenica scorsa, 18 febbraio, per Emanuele Giovannini, di Tortoreto (Teramo). L'uomo è deceduto all’ospedale Sacro Cuore di Gesù-Fatebenefratelli di Benevento, struttura a cui si era affidata perché altamente specializzata nel settore. 

I familiari, che si sono affidati a Studio3A per essere assistiti legalmente e all’avvocato Vincenzo Cortellessa, del Foro di Santa Maria Capua Vetere, hanno presentato un esposto e la Procura di Benevento ha aperto un procedimento penale per omicidio colposo in ambito sanitario. Il pubblico ministero Chiara Maria Marcaccio, ha iscritto nel registro degli indagati tre medici del nosocomio in questione, dell’Unità operativa complessa di Chirurgia, che hanno operato e seguito la vittima: si tratta di F. G. B., 67 anni, di Avellino, e di M. R., 54 anni, di Cesinali, sempre nell’Avellinese, chirurghi bariatrici, e di F. P., 58 anni, di Benevento, chirurgo generale. Un atto anche dovuto per dare modo ai sanitari di nominare eventuali consulenti di parte per gli accertamenti non ripetibili ordinati dal magistrato, che ha disposto l’autopsia per chiarire la cause della morte di Giovannini.

L’incarico sarà conferito domani, venerdì 23 febbraio, ad un pool di consulenti formato dal medico legale Francesco La Sala, dal professor Antonio Penna, anatomopatologo, e dal professor Vincenzo Pilone, specialista in Chirurgia. Alle operazioni peritali parteciperà anche il medico legale Luca Scognamiglio per la parte offesa.

La vittima lascia la moglie, tre figli di soli nove, otto e quattro anni, i genitori, un fratello e una sorella.

Era era stata ricoverata nel reparto di Chirurgia Bariatrica per la “conversione open” di un bypass digiuno ileale che gli era stato praticato nel 2008. L’intervento aveva avuto luogo il 2 febbraio e tutto lasciava presagire che fosse riuscito. Il paziente era stato trasferito in reparto per il decorso e le terapie del caso, ma nel primo pomeriggio del 18 febbraio è stato riportato in fretta in sala operatoria, probabilmente per un’emorragia interna a quel poco che è stato riferito ai familiari, ma non ce l’ha fatta.

Sconvolti, non riuscendo a capacitarsi di quanto accaduto e non avendo ricevuto risposte esaustive da parte dei sanitari, i familairi della vittima hanno deciso di andare fino in fondo alla vicenda per fare chiarezza. Hanno presentato una denuncia querela ai carabinieri di Giulianova (Teramo), chiedendo all’autorità giudiziaria di accertare le cause della morte ed eventuali responsabilità da parte dei sanitari che hanno avuto in cura il loro caro. 22 feb. 2024

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