Lanciano. L'addio alla prof Concetta D'Ovidio. 'Ora canta nel coro degli angeli'
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"La sua scomparsa, così improvvisa, in un giorno che doveva essere solo di gioia per la nostra comunità, ha sconvolto tutti. Era piena di vigore, amata e stimata, sempre sorridente, accogliente, pronta ad aiutare chiunque avesse bisogno. Era una donna forte, tenace e combattiva. Amava la vita e per lei la vita di tutti era importante, così come lo era la natura, della quale aveva profondo rispetto e attenta cura". 

E' gremita la chiesetta di Iconicella, contrada dove abitava, per i funerali della professoressa Maria Concetta D'Ovidio, deceduta a 79 anni, in un incidente stradale avvenuto lo scorso 19 febbraio sulla provinciale Lanciano-Atessa, in località Villa Andreoli di Lanciano (Ch).

Il parroco, John Joby, racconta di una docente che "ha formato generazioni di ragazzi che oggi la ricordano e la piangono"; di una moglie e madre "che viveva per il marito Tonino" e i figli Nadia, Tommaso e Andrea e per i nipoti". "Si è sempre dedicata agli altri - afferma -, qui in chiesa e ovunque avessero bisogno di lei. Sarà difficile dimenticarla e sarà difficile convivere con il pensiero che non è più qui tra noi, su questa terra, ma che gode della gloria dei santi in Paradiso" da dove "adesso guiderà e proteggerà la sua famiglia e, col suo amore, le darà la forza".

In diversi hanno un pensiero per lei che si è dedicata, anima e cuore, al volontariato. E ad ogni intervento c'è un applauso. C'è un volontario della Croce Rossa che rammenta "il lavoro fatto insieme, al servizio 118. Attività preziosa, svolta con umità e dedizione e in silenzio". "Ora lei - afferma - come dicono gli Alpini quando uno muore, 'è andata avanti...'". C'è una rappresentante dell'associazione Aurora che la ringrazia "per aver aiutato quanti avevano bisogno ed erano in difficoltà". Ecologista riconosciuta, impegnata nella difesa dell'ambiente, generosa e senza riserve a sostegno dei meno fortunati. Gli amici del coro della parrocchia: "Aveva il massimo rispetto per il Creato. Infatti ci incitava sempre ad evitare l'uso della plastica e gli sprechi... E scusaci se qualche volta abbiamo sbuffato alle tue raccomandazioni. Soprattutto ci piace ricordare il suo senso della pace: invitava tutti ad andare sempre d'accordo. Se n'è andata lasciandoci sbigottiti e increduli. Adesso sicuramente canta con un coro più importante, che è quello degli angeli... Ciao Concetta".

Il figlio Tommaso: "Lei e papà hanno sempre tenuto la porta di casa aperta, per accogliere tutti e questo è amore...". Due signore leggono la preghiera vincenziana: "Signore, fammi buon amico di tutti. Fa’ che la mia persona ispiri fiducia: a chi soffre e si lamenta, a chi cerca luce lontano da Te, a chi vorrebbe cominciare e non sa come...". "Era la sua preferita - spiega la figlia Nadia che saluta commossa: "Ciao, mamma".
25 feb. 2023

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Foto ANDREA FRANCO COLACIOPPO

 

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