Fossacesia. Lavoratore di Ortona si sente male durante turno di notte in fabbrica e poi muore
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E' stato colto da malore, in fabbrica, durante il turno di notte, mentre era al lavoro.

Inutile la corsa, con l'ambulanza, in ospedale a Pescara. Massimo Gollino, 44 anni, di Ortona  (Ch), è deceduto la scorsa notte, al Santo Spirito, pochi minuti prima dell'una.

L'uomo, che era un caporeparto, ieri sera era alla Sangromeccanica, azienda della Val di Sangro, situata in territorio di Fossacesia (Ch), sulla strada provinciale Pedemontana, dove si realizzano stampaggio e saldatura metalli. 

Erano circa le 22.30 quando si è sentito male e si è accasciato a terra privo di sensi. Ad allertare il 118 sono stati i colleghi: è stato caricato sull'ambulanza e portato, date le gravissime condizioni riscontrate dai sanitari, al Pronto soccorso di Pescara, dove è giunto in stato comatoso. 

I medici hanno fatto di tutto per rianimarlo e salvargli la vita, ma ogni tentativo è stato vano. La causa del decesso, che sarà accertata con l'autopsia, disposta dalla magistratura, potrebbe essere un'emorragia cerebrale.

Gollino, tastierista della band "Dance Fever" e con due figli, era molto conosciuto ad Ortona. Sul suo profilo Facebook lo ricordano e piangono in centinaia: "Quante serate belle passate insieme, e ora tanta tristezza nel cuore. Buon viaggio...", scrive Fabrizia. "Le estati ai Saraceni - rammenta Lara -  non saranno più le stesse senza le chiacchierate con te, e il tuo sorriso buono e gentile che, non mancava mai e, rallegrava le nostre giornate ♥ Riposa in pace amico e, veglia sulla tua famiglia e, su di noi". 

"La vita è così,- riflette Stefano - spesso ti porta lontano dai tuoi luoghi e dalle persone con la quale hai condiviso un pezzo di vita... pensi che resti tutto invariato!!!Forse lo speri, così ogni volta che torni è come riassaporare quei momenti, la gioia, il campo da calcio, i salesiani, le notti passate a giocare a nascondino, le prime bici, motorini, macchine, sbornie...e invece tutto cambia. Ed oggi mi viene in mente un immagine di te chiara e limpida con la musica nel cuore... Caro Massimo che gli angeli ti accolgano con il tuo stesso magnifico sorriso". 

"Stamattina - scrive Antonio Di Corcia - sono passato davanti alla fabbrica in cui lavoravi... ho guardato nel parcheggio... ho pensato "non vedo l'ora di riabbracciarlo, per raccontargli tutte le novità". E magari, stavi morendo in quel momento...
Voglio ricordarti così! Devo ricordarti così! Il mio tastierista? No...il mio miglior amico! Non sono distrutto...sono devastato...così come tutti i ragazzi della band Dance Fever". 

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Nelle foto Massimo Gollino

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