Esclusivo. Incidente col treno a Fossacesia. 'Nessun suono da quel semaforo. Ho pensato che saremmo morti. Ora ci sposiamo'

"Non abbiamo sentito alcun suono provenire dal semaforo accanto alla croce di Sant'Andrea, sull'attraversamento. Non abbiamo visto neppure se era rosso, perché eravamo abbagliati dal sole. Ad un certo punto, invece, il fischio e la frenata del locomotore. Mia moglie, impietrita, ha urlato: 'Amore, il treno...'. E siamo stati travolti e trascinati sulle rotaie".

Simone Torosantucci, 27 anni, residente a Lanciano (Ch) racconta ad Abruzzolive.tv i drammatici momenti dell'incidente ferroviario che ha visto coinvolto lui e la sua famiglia, in località La Selva, a Fossacesia (Ch), lo scorso 28 luglio. Di pomeriggio. "Stavamo andando a Torino di Sangro perché avevano trovato mio padre morto in casa - spiega -. I carabinieri mi hanno avvisato e ci siamo messi in auto". Una Kia Rio rossa. Con a bordo lui, il figlioletto di sette mesi, e la moglie, o meglio futura moglie, Melissa Tucci, 22 anni. Il piccino era sull'ovetto, seggiolino per neonati, posto dietro a quello di guida. La mamma del bambino era seduta davanti. Lo schianto, all'altezza di un passaggio a livello incustodito, sulla ferrovia industriale che collega la Sevel di Atessa con la stazione di Fossacesia, dove era diretto il treno merci della società Sangritana, che era carico di furgoni diretti in Francia.

Il convoglio ha "agganciato" l'utilitaria dal lato passeggero. E l'ha sospinto sui binari per 150-200 metri. La macchina si è accartocciata. "L'impatto è stato terrificante. E' stato spaventoso - dice Simone -. 'E' finita, siamo morti...', ho pensato, poi più nulla. Momenti incomprensibili, oscuri...". Poi il treno si è fermato. "Ero confuso; mi sono reso conto che eravamo tutti vivi. La macchina era devastata... Era una massa di lamiere, tutte rientrate all'interno. Melissa era bloccata, non si poteva muovere. La mia portiera non si apriva. Sono balzato sul sedile retrostante, ho afferrato il bimbo e sono uscito con lui in braccio, da dietro, dall'abitacolo sconquassato. Piangeva terrorizzato, l'ho tranquillizzato". Dopo un po' sono arrivati i vigili del fuoco e le ambulanze con i medici e l'elicottero del 118 e i carabinieri di Fossacesia. "Hanno dovuto tagliare l'auto per estrarre Melissa che è stata trasportata all'ospedale di Pescara per la frattura di alcune costole. Mio figlio e io siamo stati al Pronto soccorso di Lanciano". Lui e Melissa, dopo i controlli, sono stati dimessi ieri; il neonato oggi. "I dottori hanno voluto tenerlo in osservazione. Ha pianto tanto, lo shock è stato importante". 

"Dopo l'urto - spiega ancora Simone - è stato il buio. Solo ora ho cominciato a ricordare, riaffiorano nella mente sprazzi di quegli attimi, ma non sono nitidi e lineari". 

La Procura sull'accaduto ha aperto un fascicolo e ha disposto il sequestro dell'impianto semaforico, anche sonoro, sul passaggio a livello, su cui verrà effettuata una perizia, e della vettura sventrata. "Sono andato a vederla, solo una ruota si è salvata. Le gomme erano nuove, appena comprate, non sono recuperabili".

"Siamo stati miracolati - conclude -. Stiamo bene". E il prossimo 18 agosto per Melissa e lui saranno fiori d'arancio... Come già fissato, si sposeranno. In cattedrale a Lanciano. "Sarà un nuovo inizio, tutti insieme".  31 lug. 2021

Serena Giannico

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Foto Andrea Franco Colacioppo

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