Covid, Lanciano. 'No green pass Abruzzo' allontanati dalla polizia da riunione Comune

Allontanati dalla polizia dalla riunione convocata dagli amministratori comunali di Lanciano (Ch) per organizzare uno screening di massa in occasione della prossima riapertura delle scuole, prevista in Abruzzo, nella maggior parte dei casi, per il prossimo 12 settembre. 

I controlli, tamponi per gli studenti che frequentano istituti di ogni ordine e grado, per genitori e docenti, sono previsti per il 10 e 11 settembre prossimi al PalaMasciangelo.

"Una iniziativa - dice l'assessore municipale alla Pubblica istruzione, Angelo Palmieri - che vuole servire come monitoraggio, come una sorta di mappatura preventiva". Di qui l'incontro di questo pomeriggio, alla ex Casa di conversazione, di preparazione e coordinamento delle attività. Una delegazione di "No green pass" arrivata da Pescara, pur non invitata, ha voluto essere presente.

"Quello che ci ha colpito - è stato detto in un loro intervento - è la locuzione "screening di massa".... Lo screening si fa per avere un risultato, come nel carcinoma della mammella o della cervice uterina...  Non si possono mettere in piedi esami a vanvera, esami e basta, di massa. E poi crediamo che non sia il modo migliore per accogliere i ragazzi, soprattutto minorenni, alla vigilia del rientro in aula".

Critiche, anche accese, sopportate fino ad un certo punto. Quando, per l'amministrazione, sono diventate "intolleranti", e di certo scomode, sono state fatte intervenire le forze dell'ordine.

"Siamo stati mandati via dalla sala "Lanci" del municipio di Lanciano - dice ad Abruzzolive.tv Nico Liberati, dei "No green pass" - dopo aver fatto una semplice domanda, ossia quale fosse l’obiettivo di questo presunto screening su centinaia di bambini e ragazzini già stressati. Palmieri ha risposto: "Non c’è un obiettivo". A quel punto abbiamo chiesto se l’assessore avesse previsto delle tutele psicologiche per l’inizio dell’anno scolastico visto che due anni di pandemia hanno segnato pericolosamente l’equilibrio dei nostri figli. E che il rientro in classe come dei malati da seguire costantemente non è certo il massimo dell’accoglienza. Questa semplice domanda è stata ritenuta tanto provocatoria da essere cacciati. In modo ordinato abbiamo lasciato la sala e abbiamo aspettato in piazza per un confronto all'esterno".

Sono stati identificati dagli agenti del commissariato che li hanno accompagnati fuori.

"Abbiamo fatto accomodare queste persone pensando che volessero essere uditori. In realtà - ribatte Palmieri - è intervenuto un non meglio identificato addetto alla sanità che ha iniziato a chiedere quali fossero gli obiettivi e che non condivideva le parole screening di massa. Inoltre abbiamo saputo che è un candidato di Paragone in un collegio fuori Abruzzo. Era una riunione organizzativa e loro sono entrati con l’intento di creare disturbo visto che uno stava riprendendo gli interventi con un telefonino, in maniera scorretta, non essendo seduta pubblica".  06 set. 2022

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