Coronavirus. Nel nuovo Dpcm l'Italia... tricolore. L'Abruzzo resta verde... Le restrizioni
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L'Italia tricolore... nel nuovo Decreto ancit Covid-19 del premier Giuseppe Conte.

Le regioni, a seconda del numero e del rischio e dei contagi diventano zone rosse, arancioni o verdi. L'Abruzzo, al momento, resta... verde.

Dopo l'ultimo pressing delle Regioni, a tarda notte, la firma del Dpcm numero 23 del 3 novembre 2020, che istituisce, da domani e fino al prossimo 3 dicembre, un regime di chiusure differenziate. Sull'elaborazione dei dati - decisiva per stabilire in quale fascia di rischio collocare una regione - il decreto "garantisce il coinvolgimento" delle Regioni stesse, spiega il Governo. Non solo, infatti, i governatori partecipano alla cabina di regia sull'emergenza sanitaria. 

Coprifuoco ovunque dalle 22 - "Dalle ore 22.00 alle ore 5.00, in tutto il Paese, sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. E' in ogni caso fortemente raccomandato a tutte le persone, per tutto l'arco della giornata, di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi". 

Stop a musei, mostre e sale Bingo

Centri commerciali e negozi chiusi nei festivi e di domenica

Stop agli spostamenti in aree a rischio  - Nelle aree ad alto rischio che ricadono negli scenari 3 e 4 indicati nel documento dell'Istituto superiore si sanità - quelle caratterizzate da uno scenario di 'elevata gravità e quelle nelle quali ci sono situazioni di massima gravità' - "è vietato ogni spostamento in entrata e uscita dai territori". Può riguardare intere "regioni o parti di esse". La differenza tra le zone che ricadono nello scenario 3 e in quelle che rientrano nel 4 sta nel fatto che in queste ultime sono vietati anche gli spostamenti "all'interno dei medesimi territori", dunque a livello comunale e provinciale.

In zone a massimo rischio chiusi anche i negozi - Stop anche alle attività dei negozi e mercati nelle regioni, province e comuni a massimo rischio. "Sono sospese le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari". Il provvedimento ferma anche i mercati, tutte le attività di bar e ristorazione (salvo la consegna a domicilio l'asporto consentito fino alle 22) e le attività sportive. Resta invece consentita l'attività motoria "in prossimità della propria abitazione" e con obbligo della mascherina e l'attività sportiva "esclusivamente all'aperto e in forma individuale". Per le aree ad alto rischio, dunque nelle zone arancioni, restano invece aperti i negozi ma chiudono bar e ristoranti. Limitato in queste zone anche "ogni spostamento con mezzi di trasporto pubblici e privati in un comune diverso da quello di residenza" salvo esigenze di lavoro, studio, salute e necessità.

La bozza del nuovo Dpcm prevede che a bordo dei mezzi pubblici del trasporto locale e del trasporto ferroviario regionale sia consentito "un coefficiente di riempimento non superiore al 50 per cento"; ciò con esclusione, però, del "trasporto scolastico dedicato".

Smart working ai massimi livelli possibili, sia nella Pubblica amministrazione sia nel settore privato, e ingressi differenziati del personale. In particolare, le pubbliche amministrazioni (salvo il personale sanitario e chi è impegnato nell'emergenza) dovranno assicurare "le percentuali più elevate possibili di lavoro agile, compatibili con le potenzialità organizzative e con la qualità e l'effettività del servizio erogato" e "con le modalità stabilite da uno o più decreti del Ministro della pubblica amministrazione". Sarà compito di ciascun dirigente di garantire il massimo livello di smart working. 

Mascherina obbligatoria alle elementari e medie  - La mascherina sarà obbligatoria a scuola per i bambini delle elementari e delle medie, anche quando sono seduti al banco. 

Stop alle crociere - Al fine di contrastare il diffondersi del coronavirus, la bozza prevede lo stop dei servizi di crociera da parte delle navi passeggeri di bandiera italiana. Il provvedimento fa salve le crociere in atto entro l'8 novembre. Niente fermate per le navi che arrivano da fuori.

Stop ai concorsi tranne per personale della sanità - E' prevista la "sospensione dello svolgimento delle prove preselettive e scritte delle procedure concorsuali pubbliche e private e di quelle di abilitazione all'esercizio delle professioni, a esclusione dei casi in cui la valutazione dei candidati sia effettuata esclusivamente su basi curriculari ovvero in modalità telematica ovvero in cui la commissione ritenga di procedere alla correzione delle prove scritte con collegamento da remoto, nonché ad esclusione dei concorsi per il personale sanitario, ivi compresi, ove richiesti, gli esami di Stato e di abilitazione all'esercizio della professione di medico chirurgo e di quelli per il personale della protezione civile". Lo stop ai concorsi era stato previsto dal governo in una prima bozza del Dpcm del 24/10 salvo stralciare il comma successivamente, su richiesta delle Regioni.

Nei circoli sportivi vietato l'uso degli spogliatoi -  La bozza del nuovo Dpcm non chiude i circoli sportivi nei territori nazionali non soggetti a ulteriori restrizioni (come nelle zone rosse) ma vieta l'uso degli spogliatoi. L'articolo 1, comma f, ricorda che "sono sospese le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali, fatta eccezione per l'erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza, nonché centri culturali, centri sociali e centri ricreativi". "Ferma restando la sospensione delle attività di piscine e palestre, l'attività sportiva di base e l'attività motoria in genere svolte all'aperto presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, sono consentite nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento".

 Nelle zone rosse la bozza del Dpcm prevede la sospensione delle attività sportive, comprese quelle presso centri e circoli sportivi, anche se svolte all'aperto. E' solo consentito "svolgere individualmente attività motoria in prossimità della propria abitazione, purché comunque nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona e con obbligo" di mascherine. Si può inoltre svolgere "attività sportiva esclusivamente all'aperto ed in forma individuale".   04 nov. 2020

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