Coronavirus. In Abruzzo pochi tamponi processati e solo 47 nuovi positivi. Ma sono 14 i decessi

Nel giorno in cui l'Abruzzo, dopo la zona rossa nazionale di Pasqua, torna ad essere arancione, sono 47 i nuovi casi di coronavirus accertati. Come già avvenuto ieri (19 positivi su 327 test), sono emersi da un numero molto basso di test.

Processati, infatti, solo 1.071 tamponi molecolari: è risultato positivo il 4,39% dei campioni. Si registrano 14 decessi recenti, che fanno salire il bilancio delle vittime a 2.187. I ricoveri aumentano ancora e passano dai 666 di ieri ai 673 di oggi. I nuovi positivi hanno età compresa tra 5 mesi e 93 anni. Quelli con meno di 19 anni sono 7, tutti in provincia di Pescara.

I 14 decessi, due dei quali relativi ai giorni scorsi e comunicati solo oggi dalle Asl competenti, riguardano persone di età compresa tra 50 e 97 anni: 6 in provincia di Chieti, una in provincia di Teramo, 4 in provincia dell'Aquila e 3 in provincia di Pescara. Gli attualmente positivi sono 10.571 (-145): 603 pazienti (+7) sono ricoverati in ospedale in terapia non intensiva e 70 (invariato, con 4 nuovi accessi) sono in terapia intensiva. Il tasso di occupazione dei posti letto al momento è pari al 33% per le terapie intensive, a fronte di una soglia di allarme del 30%, e al 40% per l'area non critica (valore limite 40%). Gli altri 9.898 attualmente positivi (-152) sono in isolamento domiciliare. I guariti sono 53.902 (+178). A livello territoriale, l'incremento più consistente si registra in provincia di Pescara (+36). Seguono l'Aquilano (+11) e il Teramano (+8). Nessun contagio nel Chietino: la provincia, territorio in cui nell'ultima settimana i numeri sono stati elevati, a causa dei pochissimi tamponi analizzati nei festivi, da due giorni non registra nuovi positivi. Condizionata dai pochi contati accertati negli ultimi due giorni, continua a scendere l'incidenza settimanale dei casi per centomila abitanti: al momento in Abruzzo è a circa 135, a fronte di una soglia di allarme fissata a 250.

Il territorio con i valori più bassi è il Pescarese (81), dove la decrescita sembra ormai strutturata. La provincia con il dato più alto, circa 200, è l'Aquilano, ma il parametro, in riduzione negli ultimi due giorni, risente dei pochi test eseguiti. Intanto, domani, dopo oltre un mese, sulla base del decreto nazionale, riaprono le scuole di ogni ordine e grado, anche se le attività delle superiori si svolgeranno per il 50% in Dad. Situazione diversa per i 17 comuni in zona rossa: lì le attività didattiche saranno in presenza solo fino alle classi di prima media. Le scuole di ogni ordine e grado erano state chiuse con un'ordinanza del presidente della Regione, Marco Marsilio, a partire dal primo marzo, anche se per le superiori era stata disposta la dad al 100% già da inizio febbraio. In alcuni comuni, tra cui Pescara, a causa dei tanti contagi tra gli studenti, la chiusura aveva interessato tutte le scuole già diverse settimane prima dell'ordinanza regionale. Molti i Comuni che stanno riattivando gli screening di massa dedicati alla popolazione scolastica in concomitanza con la ripresa delle attività didattiche. 06 apr. 2021

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