Coronavirus. Governo e Regioni discutono Dpcm feste. Abruzzo chiede riapertura impianti sciistici

Il cardine attorno al quale dovrà ruotare il nuovo Dpcm, che potrebbe anche prevedere la chiusura dei confini sulle Alpi, è il "divieto di assembramenti". E' il senso della riunione che oggi le Regioni hanno avuto in collegamento streaming, cercando l'intesa sulle linee guida da presentare al Governo, domani, quando incontreranno il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia; quello della Salute, Roberto Speranza; il commissario Domenico Arcuri e il capo della Protezione civile, Angelo Borrelli.

La conferenza è servita per fare il punto sulle misure da adottare in vista delle feste di Natale, dagli spostamenti alle aperture, dai divieti al coprifuoco. E se qualche governatore spinge per timide riaperture, come quello della Valle d'Aosta che - nonostante la regione sia considerata 'zona rossa' - ha deciso di riaprire i negozi di prossimità, altri, come quello del Lazio, Nicola Zingaretti, considerano "diabolico" ripetere l'errore di questa estate, quando sentimento comune era quel "liberi tutti" diventato concausa della nuova, pesante, ondata della pandemia.

Dal confronto è arrivato, inoltre, l'invito al Governo ad autorizzare gli spostamenti interregionali tra zone con lo stesso colore, anche se l'intenzione di palazzo Chigi sembra essere quella di vietarli dal 19 o 20 dicembre fino alla Befana.

In discussione anche il via libera agli impianti sciistici. Così come chiesto dalle regioni alpine, e poi anche dall'Abruzzo, le strutture potrebbero essere aperte per gli ospiti degli alberghi e per i possessori di seconde case.

Sembra ormai assodato, poi, il mantenimento del coprifuoco dalle 22 alle 6 anche per i giorni di festa. Sempre domani si terrà una riunione straordinaria della Cei, la conferenza episcopale, per fare il punto e programmare le funzioni religiose, anche tenendo conto dell'invito dell'Unione europea ad evitare assembramenti durante la tradizionale messa di mezzanotte della vigilia. Altro tema caldo è quello della scuola, la cui riapertura al 100% ci sarà solo dopo l'Epifania.

Il prossimo Dpcm potrebbe contenere una misura, proposta proprio dal ministero dell'Istruzione, che affida ai prefetti il compito di coordinare, nei rispettivi territori, l'organizzazione del sistema del trasporto legato all'attività scolastica.  30 nov. 2020

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