Le foto diffuse, dalla stampa e sui social, a testimonianza del grave deterioramento di infrastrutture e viadotti delle autostrade A24 e A25, hanno spinto il movimento Nuovo Senso Civico a presentare un esposto alle nove Procure (Roma, Avezzano, Sulmona, Chieti, Pescara, L'Aquila, Teramo Rieti, Tivoli) che operano sui territori interessati.
L’appello degli ambientalisti alle autorità è, dapprima, quello di verificare che le immagini che ritraggono i "fenomeni di disfacimento del copriferro, da grave ossidazione dei ferri nonché di distacco di calcestruzzo" siano effettivamente corrispondenti allo stato attuale dei luoghi; poi, quello di vigilare se siano stati rispettati gli impegni di manutenzione ordinaria, gravanti sulla società concessionaria Strada dei Parchi Spa.
Secondo l’associazione, infatti, il recente allarme sociale rende necessario che le autorità, ciascuna per le proprie competenze, effettuino i dovuti accertamenti sull’integrità delle infrastrutture presenti sul territorio, anche evidenziando le eventuali carenze degli organi deputati al controllo della sicurezza dei trasporti. “Tutto ciò tenendo conto che – puntualizza Alessandro Lanci, presidente di Nuovo Senso Civico - il numero di controlli effettuato dal ministero dei Trasporti è a nostro avviso molto basso: nel 2013 addirittura non vi furono controlli; 5 nel 2014; 33 nel 2015 e 34 nel 2016. In questo periodo – aggiunge Lanci - sono state registrate anche "non conformità non sanate": 48 su 338 non conformità registrate nel 2016”. Tali numeri, secondo gli ambientalisti, sarebbero del tutto incompatibili col Piano economico finanziario in vigore dove, invece, risulta “prevista una spesa annua considerevole proprio per la manutenzione affidata al concessionario”. Nell’esposto, infatti, viene evidenziato come nel piano economico del periodo 2009-2030, la spesa destinata alla manutenzione annuale ammonti a 25,8 milioni di euro, dove la voce di spesa più ingente è proprio quella destinata al mantenimento dei ponti e cavalcavia.
Ciò che c’è da capire, conclude Lanci, è se "l’eventuale difetto di manutenzione ordinaria abbia in qualche modo generato un ammaloramento tale da rendere necessari lavori di tipo straordinario”.
A tali perplessità, si aggiungono anche quelle di Forum H2O, secondo cui è necessario fare chiarezza non solo sul numero di controlli effettuati ma, anche sul tipo di esami. “Rispetto poi alla condizione reale, - dichiara Augusto De Sanctis di Forum H2O - viste le continue lamentele sullo stato dell'infrastruttura e sui servizi offerti, vorremmo capire nel dettaglio il tipo di controlli effettuati dal Mit anche rispetto all'attuazione del Pef. Sull'attuazione degli investimenti sono considerati anche i finanziamenti pubblici di cui ha usufruito questa infrastruttura? Come sono stati fatti i controlli sulla manutenzione ordinaria, straordinaria e sugli investimenti? Sono state condotte verifiche tecniche?”
Immediata la risposta di Strada dei Parchi che chiarisce: ''Sulle manutenzioni e il rispetto dei piani concordati con il ministero Infrastrutture e trasporti, negli ultimi dieci anni, Strada dei Parchi ha investito qualcosa come 208 milioni di risorse proprie.
Andando ben oltre gli impegni sottoscritti con il ministero, - aggiunge la società - tanto che leggendo i dati consuntivi di tutte le concessionarie pubblicati proprio sul sito del Mit, alla scheda "investimenti manutenzioni Strada dei Parchi" emerge che la concessionaria di A24 e A25, nel periodo 2009 2016, ha investito circa 11 milioni di euro in più rispetto a quanto concordato con il ministero''. Inoltre, la concessionaria rivendica un investimento di oltre 170 milioni di euro per la messa in sicurezza e l’adeguamento sismico di duemila pile di strutture pontaie, ed annuncia la prosecuzione della seconda fase di interventi urgenti sulla struttura in gestione, per i quali "i progetti sono stati approvati in linea tecnica dai competenti Provveditorati di Abruzzo e Lazio, - spiega Strada dei Parchi spa - per dare avvio ai cantieri si è in attesa della rimodulazione delle risorse stanziate per legge, ma solo a partire dal 2022''.
29 agosto 2018
Alessandra Rambaldi
Nella foto il viadotto di Tornimparte (Aq)
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