In Comune a Pescara giro di tangenti e regali... d'oro. Cocaina, cene e mazzette erano il passe-partout per avere in cambio appalti truccati. Arrestato, per corruzione, il dirigente del settore Lavori Pubblici, Fabrizio Trisi. In cella anche il costruttore Vincenzo De Leonibus e due spacciatori che rifornivano l'imprenditore di droga che a sua volta la girava, per ripargarlo dei favori ottenuti, al dirigente. Indagati anche altri due dipendenti municipali, collaboratori di Trisi.

E sotto inchiesta è finito anche il presidente del Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri, coordinatore per la provincia di Pescara di Forza Italia, che deve rispondere di finanziamento illecito politico elettorale.

"Gli affari si fanno con la droga e le tangenti, e la corruzione è la via per infiltrarsi nella pubblica amministrazione. E' una saga a tema “appalti truccati” quella che, secondo le risultanze di oltre un anno di indagini, è andata a lungo in scena negli uffici comunali": così la Guardia di Finanza di Pescara, in una nota. I reati contestati sono corruzione, turbata libertà degli incanti, peculato, detenzione e cessione di sostanze stupefacenti. Le misure cautelari sono state disposte dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Pescara, Fabrizio Cingolani, su richiesta della Procura della Repubblica di Pescara e sono state eseguite stamattina all’alba dai militari del Nucleo di Polizia economico - finanziaria delle Fiamme gialle, con l’ausilio dei cani anti-droga e con il supporto dei mezzi aerei del reparto operativo aeronavale.

L'indagine racconta, anche grazie alle intercettazioni telefoniche, telematiche e ambientali, di gare di lavori pubblici truccati, "gestiti in modo illecito, col vizio dei favoritismi". Persino cantieri per la manutenzione delle strade della città finanziati dai fondi Pnrr, per un valore di 5 milioni di euro, sono risultati irregolari.

Lavori edili assegnati snobbando le leggi e poi, via, a pranzo in noti ristoranti, in locali rinomati, o nella “tana delle tigri”, il luogo, così chiamato dagli accusati, diventato il loro ritrovo, per fare accordi o per divertirsi. "Ed è qui che la trama si infittisce", rimarca la Finanza. "In cambio degli affidamenti diretti e dei subappalti, dei pareri favorevoli e dell’accelerazione dei pagamenti per le commesse pubbliche, l’imprenditore dà al dirigente soldi, droga, omaggi e altre utilità. La fornitura della sostanza stupefacente viene garantita da due spacciatori con precedenti, spesso finiti in prigione. L’imprenditore la acquista e poi la condivide con il dirigente e i due funzionari pubblici, che, sono soliti consumarla con assunzione di alcol, in ufficio o alla guida delle auto personali e comunali, anche in orario di servizio. E' così che il tunnel della droga si unisce al giro di favoritismi che ha disseminato macerie nell’attività amministrativa, in un baratto cocaina–bustarelle che ha danneggiato l’interesse pubblico".

Nel mirino anche la gara di appalto, finanziata con fondi del Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza) e indetta dal Comune di Pescara, avente ad oggetto l’affidamento dei lavori per la realizzazione del collegamento dell’Asse Attrezzato di Pescara e l’adeguamento dello svincolo della statale 714, gara nella quale è risultata prima classificata l’Ati (associazione temporanea di imprese) costituita dalla società inquisita e da un’altra società, che venivano successivamente escluse dalla gara per ragioni esclusivamente formali attinenti la documentazione amministrativa presentata".

Inoltre, tra i fatti oggetto di verifiche, vi sono anche l’ipotizzato turbamento, da parte del dirigente di "una selezione pubblica finalizzata alle assunzioni a tempo indeterminato e/o determinato di impiegati e indetta dalla società “Pescara Energia” Srl, nonché un episodio di finanziamento illecito politico elettorale, erogato da parte del legale rappresentante della suddetta società su richiesta del dirigente del settore “Lavori oubblici” del Comune di Pescara, ad un soggetto (Sospiri, ndr) candidato alle ultime elezioni del 2022 per il rinnovo del Parlamento italiano (fatto per il quale sono indagati tutti e tre i protagonisti)".

Nel provvedimento cautelare il giudice si è riservato "di procedere separatamente, all’esito degli espletandi interrogatori (così come previsto dal codice di procedura penale), nei confronti di due funzionari comunali in servizio nel settore “Lavori pubblici” del Comune e accusati per il reato di peculato in relazione al sistematico utilizzo per finalità private delle autovetture appartenenti al Comune di Pescara, fatti in ordine ai quali la Procura ha richiesto nei confronti dei due funzionari la misura cautelare personale interdittiva della sospensione dall’esercizio di un pubblico ufficio e servizio.

Contestualmente all’esecuzione dell’ordinanza, 100 militari delle Fiamme gialle "stanno procedendo all’escussione di persone informate sui fatti ed all’esecuzione di perquisizioni in uffici comunali, in alcune società municipalizzate e nelle sedi di imprese coinvolte, per acquisire documentazione ed elementi utili alle indagini". 12 giu. 2023

SERENA GIANNICO

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