Bucchianico. Drammatico incidente stradale, morti quattro giovani. Sono di Casoli, Altino e Rapino

Letale un sorpasso, a velocità sostenuta. Quattro giovani sono morti in un drammatico incidente stradale avvenuto, la scorsa notte, in territorio di Bucchianico (Ch). Un quinto è in ricoverato in gravi condizioni.

Lo schianto lungo la statale 649 Fondovalle Alento, a mezzanotte e dieci minuti. Nel terribile impatto quattro ragazzi, tutti della provincia di Chieti, sono deceduti sul colpo, tra le lamiere accartocciate. I soccorritori del 118, giunti sul posto, non hanno potuto fare niente per salvarli. Sul posto la polizia stradale di Chieti, per i rilievi di legge, e i vigili del fuoco.

A perdere la vita i fratelli di Casoli, Alessandro e Massimiliano Fiore, il primo di 23 e il secondo di 21 anni, e il loro cugino Mattia Lorenzo Menna, 23 anni, di località Selva di Altino. Deceduto, poi, Domenico Di Fazio, 37enne, di Rapino, metalmeccanico, presidente del Rapino Calcio.

La Volkswagen Golf guidata dal 23enne di Casoli, con a bordo il fratello e il cugino, procedeva in direzione Francavilla al Mare – Guardiagrele. Al chilometro 13+351 ha superato, occupando la corsia opposta, una Fiat Tipo, mentre in direzione inversa, quindi frontalmente, sopraggiungeva una Jeep Renagade condotta da Fabio Iacobini, di anni 30, di Crecchio, con a bordo il 37enne. L'impatto è stato violentissimo. A perdere la vita tutti gli occupanti della Golf e il passeggero della Jeep, mentre il conducente di quest’ultima si trova in prognosi riservata all’ospedale clinicizzato di Chieti. Illesi quanti erano a bordo della Tipo.

"Siamo sconvolti - dice il sindaco di Casoli, Massimo Tiberini -. Una tragedia che lascia senza parole. Il padre dei due ragazzi lavora qui, con noi...". Sono figli dell'architetto Domenico Fiore, responsabile dell'Ufficio Viabilità e manutenzione del Comune di Casoli. Le vittime stavano tornando a casa: erano andate a Pescara a far visita a parenti. "Siamo stati frastornati - aggiunge - da questa tremenda notizia". Devastate le famiglie, descritte, in paese, come discrete e riservate, aderenti ai testimoni di Geova. Alessandro, diplomato allo Scientifico di Casoli e con laurea triennale in Ingegneria ad Ancona, era tirocinante alla Tasso di Atessa. Il fratello Massimiliano era geometra e lavorava in uno studio professionale a Sant’Eusanio del Sangro. Lasciano anche la mamma Maria Luisa Innaurato e i fratelli Erica e Marco. 

"Piangiamo - attacca Vincenzo Muratelli, primo cittadino di Altino - la perdita di un figlio e di un ragazzo meraviglioso. Una notizia drammatica, che ha squarciato il risveglio delle comunità di Altino e di Casoli unite, oggi, in una sofferenza indescrivibile e incolmabile. Eprimo cordoglio e vicinanza alle famiglie e a tutti gli amici in questo momento straziante". Mattia, che aveva lavorato fino agli inizi di agosto alla Gi.Ga di Atessa, lascia il papà Emanuele, la mamma Rebecca Innaurato e la sorella Asia. 

"Voglio ricordarti così, in uno dei momenti più felici della tua vita, quando hai compiuto l'impresa di riportare il Rapino in prima categoria - scrive, su Facebook, Rocco Micucci, sindaco di Rapino -. Tu non sei un presidente, ma "Il Presidente". Non hai grandi disponibilità, ma hai una grande passione che ti rende il più grande. E per essere un uomo, non basta quello che mostri, devi esserlo dentro per davvero. E non riesco a non parlare al presente, perché non riesco ancora a crederci.  Chiunque ti abbia incontrato - continua - non ha potuto fare a meno di amarti per il tuo essere appassionato, per la tua integrità, per il tuo darti agli altri senza compromessi, e non solo nello sport, ma per qualunque cosa il paese avesse bisogno, come far parte della protezione civile o dare una mano ai dipendenti comunali se ce n'era bisogno. Fino al nubifragio dell'altro giorno. Ti abbiamo amato per tua lealtà, perché dentro avevi il sole che tieri conquistato da solo. Ora prometto che non ti dimenticheremo. E ti renderemo onore. Lo stadio avrà il tuo nome, perché era tuo prima di tutti gli altri. E proclameremo il lutto cittadino perché sei la perdita di un pezzo di tutti noi". Domenico lascia la fidanzata Lorena, la mamma Ginetta, il papà Rocco, i fratelli Marco e Valentina.

Messaggio di cordoglio anche dal presidente del Comitato Abruzzo della Figc, Concezio Memmo, a nome di tutto il calcio dilettantistico d'Abruzzo: "Voglio ricordare Domenico per quello che era, una persona schietta e sincera, appassionata del nostro sport e sempre pronta a fare sacrifici per i suoi ragazzi e per il suo paese". Il Consiglio direttivo e tutte le strutture della Lega regionale porgono le proprie condoglianze a familiari ed amici e alla società Rapino Calcio, rivolgendo "una preghiera ed una speranza verso le altre persone coinvolte nell'incidente". 04 sett. 2021

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