Ad Ortona approda la nave Humanity1 con 197 migranti, tra essi due neonati
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Ha attraccato questo pomeriggio ad Ortona (Ch) la nave Humanity1. A bordo 197 migranti, tra cui 40 minorenni e 25 donne, di cui una incinta. Sono stati salvati nel Mediterraneo la scorsa settimana.

In un primo momento la Ong tedesca aveva a bordo 36 sopravvissuti. Poi ieri sera in plancia è arrivata un'altra chiamata di soccorso: una piccola imbarcazione metallica sovraffollata con a bordo in 27 era in acque internazionali vicino a Lampedusa. L'equipaggio ha iniziato le operazioni di ricerca e soccorso. Poco prima delle 21 il salvataggio, completato con successo.

A seguire rotta nelle immediate vicinanze. In condizioni difficili con forti venti e onde in aumento, Humanity 1 ha messo in salvo 39 persone da una barca in difficoltà intorno alle 23. Entrambi i soccorsi sono stati coordinati dal Centro di coordinamento del Soccorso marittimo (MRCC) di Roma.

Poco dopo la mezzanotte, l'equipaggio ha avvistato altre due imbarcazioni metalliche in difficoltà e ha iniziato le operazioni di soccorso. Una delle due barche aveva a bordo 46 persone, l'altra 51 persone. Alle 3.15  entrambi i soccorsi sono stati completati.

I migranti arrivano da Burkina Faso, Camerun, Gambia, Guinea, Costa d'Avorio, Liberia, Mali, Nigeria, Senegal, Sudan.

Ortona è stata indicata come destinazione finale della nave dalle autorità italiane e la ong ha criticato la decisione sostenendo che la scelta avrebbe messo a rischio le condizioni dei più fragili. Questo è il quarto sbarco in regione.

La macchina di soccorso dell'Abruzzo può contare sul Reparto operativo aeronavale della Guardia di finanza, specializzato anche in soccorsi in acqua e sbarchi. Le operazioni sono coordinate dalla Prefettura di Chieti insieme a Protezione civile regionale, carabinieri, polizia e Fiamme gialle, più il Centro operativo comunale di Ortona. Sul posto anche diversi sindaci del territorio. 

Tra i minorenni, per la mggior parte non accompagnati, ci sono due neonati. 04 lug. 2023

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Foto ANDREA FRANCO COLACIOPPO

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