A Pennadomo vietato bere: l'acqua da un mese e mezzo non è potabile

A Pennadomo (Ch) vietato bere. Acqua non potabile dal 20 marzo scorso, da oltre un mese e mezzo quindi. Insorge la minoranza mentre il sindaco Nico Frattura assicura, ad Abruzzolive.tv,  la soluzione nel giro di qualche settimana.

Senza acqua potabile dallo scorso 20 marzo: questa la difficile situazione che stanno vivendo i residenti di Pennadomo, costretti a bollire l’acqua per poterla utilizzare per uso domestico. Una pratica necessaria ma che diventa complicata per chi gestisce, ad esempio, un esercizio pubblico.

A sollevare il problema, cercando di richiamare con forza l’attenzione sul problema, sono i tre consiglieri di minoranza, Rosalinda Di Salvo, Davide Lucci e Domenico D’Angelo che in una nota hanno ripercorso l’iter di una vicenda che appare piuttosto complicata. Il “divieto di uso di acqua potabile fino a nuove disposizioni” arriva il 20 marzo scorso con ordinanza del primo cittadino, dopo analisi Asl e Arta che riscontrano valori anomali. Divieto che è ancora in vigore e che fa riferimento a un problema sull’acquedotto municipale, come spiegato inizialmente da Frattura. Va ricordato che Pennadomo ha una gestione autonoma dell’acqua e non è servito dalla Sasi (Società che gestisce il servizio idrico di 87 Comuni della Provincia di Chieti).

“Il sindaco il 29 marzo scorso attraverso una chat del paese ha scritto che erano state fatte le controanalisi – si legge nel documento degli esponenti dell’opposizione – e che veniva revocata l’ordinanza, quindi c’è stato il normale utilizzo dell’acqua, ma il 9 aprile è stato rinnovato l’invito tassativo a non utilizzare l’acqua”. Ordinanze altalenanti che hanno scatenato preoccupazione e timori nei cittadini e polemiche all’interno dell’amministrazione con la minoranza sul piede di guerra che chiede a gran voce di sapere cosa si sta facendo davvero per risolvere la situazione e quali le cause che hanno provocato la non potabilità dell’acqua.

“Il sindaco ha messo a repentaglio la salute di quanti dal 29 marzo al 9 aprile hanno utilizzato l’acqua. Non c’è stata nessuna comunicazione pubblica ed ufficiale – si legge ancora nella nota – e le uniche notizie date sono state del tipo "stiamo lavorando, il problema si è verificato pure negli anni passati”. Nessun cantiere è però visibile e quindi ci si interroga su questi ipotetici e paventati lavori". La minoranza continua a sollecitare risposte e, rimarca, "di quanto accaduto chiederemo conto alla maggioranza consiliare per  il grave atteggiamento mostrato in questa fase di crisi idrica".

"Spero che entro la metà di maggio il problema venga risolto, il nostro impegno va in questa direzione - dice il sindaco Frattura consapevole delle difficoltà che la comunità sta affrontando – . Capisco i notevoli disagi ma non stiamo trascurando nessun passaggio per cercare di riportare la situazione alla normalità".

L’auspicio di una soluzione a breve è di tutti, l’acqua è un bene prezioso, vitale che va tutelato e gestito rispettando le regole, prima di tutto quelle legate alla disinfezione. Probabilmente la non potabilità dell’acqua deriva dalla presenza di batteri, si può quindi parlare di inquinamento microbiologico e questo vuol dire che la disinfezione o è carente o non viene effettuata secondo i principi stabiliti. 06 mag. 2024

PINA DE FELICE

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