Lanciano. Torna lo sparo del cannone di mezzodi'
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Lanciano (Ch) - Sei mesi dopo... Ecco che spara, a Lanciano (Ch), il cannone situato sulla sommità della torre civica "per avvertire i cittadini dell'ora del mezzogiorno". Il botto di mezzodì è tornato a scuotere la città dopo un lungo silenzio. Una tradizione ultracentenaria interrotta lo scorso novembre e che ora riprende vita. 

Le ragioni della lunga pausa sono state diverse... Da quasi 6 anni il Comune non pagava la ditta che fornisce la polvere da sparo - gli 85 grammi utilizzati quotidianamente - e gli inneschi. Poche migliaia di euro di debito, ma il Comune era insolvente. 

Poi c'era la questione del fochino, cioè di colui che materialmente carica il cannoncino e lo aziona... Per circa 15 anni a svolgere queste mansioni è stato Pio Fiore Di Vincenzo, di Lanciano, dipendente municipale. Era l'unico ad avere il necessario patentino. Adesso saranno più d'uno - dopo l'abilitazione - a dividersi il compito, ad alternarsi per caricare ed azionare la colubrina. Ci saranno anche altri due dipendenti municipali.

Inoltre sono stati eseguiti lavori di manutenzione straordinaria del cannone - elettrici e meccanici - e di messa In sicurezza dei luoghi. Una tradizione datata 1867, quando sulla torre civica fu posizionato il cannone, prelevato dal fondaco della Confraternita della carità. Nel 1903 l'acquisto, per 70 lire, della colubrina tuttora funzionante. La velocità dello sparo è di 400 metri al secondo, mentre quella di detonazione di 1.400 metri al secondo. La temperatura di esplosione di 2.700 gradi. La forza di rinculo è stata calcolata in 4.500 chilogrammi. 19 maggio 2016

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