Lanciano (Ch) - Insulti, parolacce, "risse" sui social network, manifesti dell'iniziativa strappati: ha scatenato il putiferio il convegno "No gender sì famiglia. Maschio e femmina" organizzato dalla diocesi di Lanciano-Ortona e previsto, per domani alle 17, nelle Officine storiche di Sangritana a Lanciano (Ch). Un'iniziativa ritenuta da molti discriminatoria così sono partite raffiche di improperi ed offese nei confronti dei promotori, tanto che tutta la vicenda è finita all'attenzione della polizia. Che sta monitorando la situazione - compresa la sequela di oscenità e volgarità propinate soprattutto su Facebook - e che ha voluto saperne di più sulla conferenza. Che vedrà protagonisti il vescovo, Emidio Cipollone e l'avvocato Gianfranco Amato, che sta tenendo vari incontri in Abruzzo sulla questione. Modera il giornalista Alessandro Di Matteo.
Sulla vicenda è intervenuta l'Arcigay Chieti, con un lunghissimo comunicato, per "richiamare l'attenzione della pubblica opinione - fa presente - sull'intento discriminatorio degli organizzatori che dietro una fantomatica - e peraltro inesistente - teoria del gender, che secondo loro verrà presto introdotta nelle scuole, intendono opporsi a qualsiasi tipo di riconoscimento dei diritti civili di coppie omosessuali. Attraverso un uso strumentale dell'educazione scolastica dei minori, questo gruppo, riconducibile a settori integralisti cattolici, agita spettri di indottrinamento dei bambini, confondendo il rispetto dovuto alle persone e alla loro diversità, con una non meglio precisata minaccia nei confronti della diversità sessuale e della famiglia tradizionale, che nessuno ha intenzione di distruggere o ridimensionare, anzi, da più parti si richiede un allargamento e un consolidamento di tutti i tipi di famiglie.
Da quando le donne hanno raggiunto il diritto allo studio- prosegue la nota -, al lavoro e al voto, da quando sono stati aboliti il delitto d'onore e il matrimonio riparatore, da quando le donne non sono più tenute all'obbedienza al marito e da quando è stato introdotto il divorzio, la famiglia, come viene solitamente intesa, ha subito profondi cambiamenti, non tutti per fortuna peggiorativi. Ebbene gli organizzatori del convegno, dietro un vagheggiato concetto primitivo di famiglia che si richiama al dettato biblico - che prevedeva tra le altre cose la sottomissione della donna al marito e delle figlie al padre e la piena obbedienza pena lapidazioni e pubbliche esecuzioni - mirano ad impedire che a gruppi specifici di cittadini italiani venga riconosciuta la piena realizzazione come persone umane della propria condizione personale e sociale, come previsto dall'articolo 3 della Costituzione. Spiace constatare come a Lanciano si consumerà, sotto l'egida dell'arcivescovo, una brutta e triste pagina discriminatoria e diffamatoria".
La Curia, pur interpellata, ha scelto di non rispondere. Ma qualcuno, nei corridoi, spiega che "non si possono trarre conclusioni senza aver prima ascoltato il convegno" che, viene evidenziato, "non vuole né giudicare né condannare persone, ma sottolineare la bellezza della famiglia tradizionale". Un titolo provocatorio, però... "Non crediamo... Vogliamo solo riaffermare il nostro pensiero". Avverso un'ideologia? Un modo di essere? "Per la famiglia composta da mamma e papà...".
E, per "bilanciare" i contenuti del convegno del vescovo, ecco spuntare l'appuntamento "Stop omofobia. Fate l'amore non i convegni", che si terrà domani alle 22 nel Piazzale della Stazione a Lanciano, presso Blanco Quality Sreet Food, e a cui hanno aderito numerose associazioni e gruppi, tra cui Lab61 UallóUallà, Zona22, Management del dolore post-operatorio I Colori dell'Iride, Arcigay Chieti - Sylvia Rivera, Associazione Antimafie Rita Atria, PeaceLink Abruzzo, Circolo SEL Lanciano, Adv Malamente, La Trita, Marti Stone, PercezioneSestoSenso, Voina Hen, Mom Blaster, Nuovo Senso Civico, Forum dell'Acqua, Blackscore, Coordinamento No Ombrina, Sinistra Anticapitalista Abruzzo, Associazione Culturale Terra Franca, Collettivo Studentesco Pescara, La Chitarra di Massimo, Jonathan Diritti in Movimento ecc... Una serata che nasce "senza l'intenzione di alzare altri muri ma, al contrario, al solo scopo di aprire gli occhi rispetto ad una questione che troppo spesso viene trattata con superficialità e ignoranza. Invitiamo la Lanciano libera e antirazzista a partecipare alla festa. Gli stereotipi di genere, sono credenze originate da una visione patriarcale, che ha socialmente determinato per gli uomini e le donne ruoli e comportamenti diversi". Si esibiranno "Bisbetica Indù", tribute band Rino Gaetano e Luca Romagnoli, del Management. 07 gen. '16
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