Emergenza acqua. I sindaci da Lolli: 'Insieme contro la cronica carenza idrica'
Summit in Regione oggi tra il presidente della Sasi Gianfranco Basterebbe, la vice Paola Tosti, una delegazione di sindaci (di Altino, Casoli, Lanciano, Paglieta, Atessa, Vincenzo Muratelli, Massimo Tiberini, Mario Pupillo, Nicola Scaricaciottoli, Giulio Borrelli e il vice sindaco di Vasto, Peppino Forte) e Giovanni Lolli, presidente in carica dopo il dimissionario D'Alfonso. Al centro dell'incontro, che ha visto anche la presenza dell'Ersi, un argomento complesso e spinoso, la cronica carenza idrica che ogni anno torna a farsi sentire in alcuni comuni del territorio causando problemi. Si tratta di una situazione che non è più sostenibile, hanno ribadito i 20 sindaci della Frentania e del Sangro Aventino, che fanno parte del Comitato di tutela e salvaguardia del territorio e che ieri sera hanno preso parte all'incontro, con i vertici Sasi, organizzato e voluto, in municipio, ad Altino, dal primo cittadino di Altino, Vincenzo Muratelli. I disagi e le difficoltà che le comunità sono costrette a subire sono stati rappresentati con chiarezza e con toni pacati a Basterebbe alla vice Tosti, al direttore generale Giorgio Marone a Pio D'Ippolito responsabile della rete operativa. E la volontà di andare insieme da Lolli senza perdere altro tempo è stata espressa proprio alla fine della riunione. Un confronto costruttivo dal quale è emerso un dato importante e significativo, l'impegno a lavorare tutti insieme, sindaci e Sasi, nella costruzione di un percorso che ha obiettivi condivisi. Nessun campanile, né differenze legate a sigle e a partiti, “l'acqua è  un bene prezioso, è un bene di tutti” hanno detto in coro, e quindi è necessario unire le forze e mettere in campo tutte le azioni necessarie affinché le criticità che persistono in alcune aree vengano sanate. La richiesta da parte dei sindaci alla Sasi è stata quella di una programmazione precisa e strategica, che deve essere chiara da un punto di vista tecnico e strutturale. Insomma ognuno deve fare la propria parte senza contrapposizioni. "Il presidente della Sasi non è sotto accusa – ha esordito Muratelli nel suo intervento introduttivo e di saluto – ma non si può perdere altro tempo, i problemi sono seri, noi viviamo una situazione drammatica che colpisce soprattutto le fasce più deboli, i malati, gli anziani. Questa situazione riguarda il territorio, ed è una questione prioritaria, non di campanile. Tutti gli organi competenti, Regione compresa, devono farsi carico e trovare una soluzione, è necessario un potenziamento della linea di adduzione, ma bisogna agire in fretta". E che le reti progettate 50 anni fa non possono certo essere adeguate a rispondere alle attuali esigenze, è stato precisato ancora una volta da Basterebbe che ha tenuto pure a puntualizzare che nella programmazione dell'erogazione e sospensione del servizio, non ci sono zone favorite, tanto meno privilegiate. “Bisogna dire ai cittadini la verità oggi abbiamo la stessa acqua che avevamo nel 1986, dalla sorgente del Verde escono 1200 litri al secondo e si comprende facilmente che se a questo si aggiunge la condizione obsoleta delle reti - il 50 per cento dell'acqua si perde - nonché l'evidente aumento dei consumi nella stagione estiva, la mancanza di investimenti nel corso degli anni, per 15 anni non si è mosso un dito, la situazione non può che essere critica. Non ci sono bacchette magiche, siamo consapevoli delle difficoltà, comprendiamo l'esasperazione dei cittadini e la sensazione di impotenza dei sindaci e stiamo elaborando una programma di interventi e di investimenti. Noi abbiamo due grandi problemi da risolvere, l'approvvigionamento e il trasporto, purtroppo la Regione ha deciso di investire sulla depurazione, ma sarà il caso che si adoperi anche per le reti. Non stiamo facendo un regalo a Vasto – ha continuato Basterebbe -  ci sono quartieri senz'acqua da giorni, i 6 milioni avuti vanno infatti destinati al Vastese. Dobbiamo spingere per un aumento della captazione alla sorgente di Fara San Martino e creare una terza linea che parta da Torino di Sangro a Vasto. Le chiusure che siamo costretti ad effettuare sono imposte proprio dalla necessità di distribuire in maniera il più possibile equa, l'acqua che abbiamo a disposizione in questo periodo di maggiore consumo”. Tutti i sindaci presenti hanno sottolineato l'attenzione che stanno riservando ai controlli sull'eventuale uso improprio dell'acqua. Tutti d'accordo nell'interessare la Regione, e l'incontro di questa mattina, a detta dei partecipanti, è stato positivo. “Il presidente Lolli ha ascoltato con attenzione e ha assicurato tutto l'impegno necessario per individuare le risorse, una rimodulazione del Masterplan sarà difficile considerata l'attuale situazione, ma le richieste mie e dei sindaci non sono cadute nel vuoto”.
 Intanto si continuerà ad operare insieme, senza abbassare la guardia, per elaborare un piano che unisca la parte più propriamente tecnica della Sasi con l'impulso politico dei sindaci per centrare finalmente un obiettivo importante. Mai più estati con i rubinetti a secco.
14 agosto 2018

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