Una Nissan Patrol benzina, 4.800 centimetri cubici, 6 cilindri, 280 cavalli, cerchi Braid, ammortizzatori Oram, pneumatici BF Goodrich All Terrain: è con quest’auto che percorreranno la Dakar 2022 i fratelli Tito e Silvio Totani, due imprenditori dell'Aquila, sostenuti nell’impresa sportiva dalla Regione.
La vettura è stata presentata a Palazzo dell’Emiciclo. Quello dei Totani, che partecipano per la quarta volta alla competizione, è uno dei pochissimi equipaggi iscritti nella categoria “T1 quattro ruote motrici”. Alle loro spalle il successo della Dakar 2012 in SudAmerica, quando furono gli unici italiani a tagliare il traguardo della terribile gara che li vide affrontare i picchi andini del Cile fino alle spiagge oceaniche del Perù.
"C’è chi fa grande l’Abruzzo dentro i suoi confini, chi lo fa in giro per il mondo portando alto il nome della propria terra e chi, sia dentro che fuori, promuove la regione nei settori più vari - dice l’assessore regionale allo Sport, Guido Liris -. 'Sognala, osala, vivila' è il motto della gara, che quest’anno si svolge interamente in Arabia Saudita - aggiunge -. Una esortazione da mutuare per la nostra straordinaria terra. Anche per questo, la Regione ha deciso di supportare la partecipazione a uno dei rally di automobilismo e motociclismo più famosi al mondo, che sarà una vetrina eccezionale e motivo di vanto".
"Per la città dell’Aquila è un motivo di grande orgoglio poter essere rappresentata in una competizione automobilistica di grande fascino, in cui si mescolano capacità tecniche, tecnologia e resistenza fisica: una manifestazione unica nel suo genere, dai contorni epici", dichiara il sindaco, Pierluigi Biondi.
"La macchina con cui partecipiamo è un modello che viene venduto solo nei Paesi in via di sviluppo, per questo molto più robusta delle versioni commercializzate in Occidente - spiega Silvio Totani -. La vettura subisce naturalmente delle modifiche perché deve attraversare il deserto". "La scelta dell'auto è dettata da parametri economici e tecnici, ci sono squadre che costruiscono dei prototipi che possono essere noleggiati a canoni che senza sponsor importanti risultano proibitivi - aggiunge Tito Totani -. Il primo obiettivo in questo tipo di gare è arrivare al traguardo, quindi bisogna privilegiare l’affidabilità del mezzo". 04 dicembre 2021
Stefano Suriani
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