Sevel. Dopo morte sul lavoro, riparte produzione. Oggi autopsia sul giovane deceduto

Riprende oggi, alle 14.15, l'attività produttiva in Sevel.

Dove si sarebbe dovuto tornare al lavoro questa mattina, dopo lo stop per le festività di Natale, ma c'è stato lo slittamento di un turno a causa dell'incidente mortale che si è verificato in fabbrica lo scorso 3 gennaio. 

A perdere la vita mentre faceva manutenzione nel reparto Lastratura è stato Cristian Terilli, di 28 anni, di Pignataro Interamna (Frosinone), ucciso dal crollo di un "castelletto di traslazione" sotto cui stava operando. L'impianto robotico si è sganciato e lo ha massacrato.

La linea sulla quale si è verificato l'infortunio è sotto sequestro, per permettere accertamenti e perizie. La produzione, quindi, riparte ma non sarà a pieno regime: saranno realizzati “cabinati e passi lunghi. L'area interessata dall'incidente e dal provvedimento della magistratura verrà bypassata. 

Intanto questa mattina, a mezzogiorno, all'obitorio dell'ospedale di Chieti,  si svolgerà l'autopsia. Gli esami sulla salma saranno effettuati dal medico legale Domenico Angelucci, di Lanciano. Si tratta di atti irripetibili e, quindi, dovranno esserci i rappresentanti delle parti interessate, anche degli indagati che, al momento, sono sei. Sotto inchiesta, infatti, sono finiti i responsabili, anche della sicurezza, delle tre aziende coinvolte nella vicenda: Fca-Sevel, dove si è verificato l'infortunio; Comau, che è impresa di Torino del gruppo Fca e che si occupa di manutenzione e la società Sinergia di Cassino, di Piedimonte San Germano, a cui i lavori erano stati dati in subappalto e di cui la giovane vittima era dipendente. Per Fca-Sevel, in veste di consulente, ci sarà l'anatomo patologo Christian D'Ovidio.

Sulla vicenda interviene Articolo Uno Abruzzo che, in una nota, afferma: "Non chiamatela fatalità...Cristian è l'ennesima vittima, che si aggiunge alla "mattanza" delle morti sul lavoro, un bollettino di guerra che non trova mai fine. Ci sono responsabilità di prevenzione e controllo delle imprese da parte delle istituzioni pubbliche - prosegue - e sono necessari sia il deciso potenziamento degli organismi di vigilanza, sia una progettualità di più lungo corso per incrementare controlli ed azioni di efficace diffusione della cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro". E l'Usb, Unione sindacale di base, domani, 8 gennaio, sulla questione sicurezza terrà una conferenza stampa a Lanciano a cui saranno presenti Francesco Tuccino e Luca Paolucci, del gruppo nazionale.

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