"Nessun episodio di violenza, neppure verbale, è stato mai posto in essere nei confronti di rappresentanti sindacali da nessun "alto funzionario” della SanMarco Industrial Srl, né il 31 ottobre 2018, né in alcuna altra occasione". Ribattono così, alla Uilm, con una lettera inviata dall'avvocato Domenico Russo, i vertici dell'azienda Sanmarco di Lanciano. Il sindacato, per voce di Nicola Manzi, segretario Uilm Chieti-Pescara, nei giorni scorsi ha denunciato che M.C., dipendente SanMarco ed Rsu, dopo una riunione in cui sono stati posti problemi sulla sicurezza, è stato aggredito, fisicamente e verbalmente, da un dirigente. "Il lavoratore - è stato fatto presente in una nota - era nella propria postazione quando il dirigente ha inveito contro di lui, dando in escandescenze. L’uomo ha perfino preso a calci il macchinario che M.C. insieme a un collega stava adoperando causandone il blocco e rischiando gravi conseguenze. M.C., strattonato e aggredito sotto lo sguardo attonito dei colleghi, ha dovuto far ricorso all’intervento del 118 che lo ha trasferito nell’ospedale Renzetti. Sul posto è arrivata la polizia".
"Versione strumentale dei fatti - ribadisce la SanMarco - per cercare di parare le conseguenze dei gravi comportamenti, disciplinarmente sanzionabili, da M.C. posti in essere". Alla Uilm invece viene contestato di aver offeso "con tanto risalto mediatico la reputazione dell'azienda e della sua dirigenza, senza neppure assumere informazioni dirette o cercare quel chiarimento dettato dai canoni di correttezza dei rapporti sindacato-impresa". SanMarco, viene evidenziato, "ha dimostrato, più in generale, di aver molto a cuore le sorti dello sviluppo industriale e occupazionale della intera area industriale della Val di Sangro, nella quale ha già investito notevoli risorse e vorrebbe ancora investirne di maggiori".
Posizioni completamente differenti e nettamente contrastanti. Con la Uilm decisa: domani, per questo fatto, protesterà davanti allo stabilimento. Mentre ha attivato i propri legali.
06 novembre 2018
@RIPRODUZIONE VIETATA