Atessa. Arrivano in Parlamento le traversie dei lavoratori della San Marco Industrial

Arrivano in Parlamento le traversie dei lavoratori della San Marco Industrial di Atessa (Ch).

La vicenda, oggi, è stata affrontata, nella seduta del question time, dalla commissione Attività produttive della Camera dei deputati, che ha esaminato l'interrogazione presentata dal deputato abruzzese Camillo D’Alessandro, vice presidente della commissione Lavoro.

Attualmente lo stabilimento, del gruppo Scattolini, conta circa 80 dipendenti in cassa integrazione: gli stessi potrebbero ritrovarsi senza posto, dati gli esuberi dichiarati nei mesi scorsi dalla proprietà. Che, al momento, sembra irremovibile. In attività restano in 64 e realizzano produzioni per Sevel. Gli operai messi fuori protestano, ormai da tempo, anche davanti alla fabbrica, stremati dalle difficoltà economiche nelle quali sono piombati, e chiedono la cassa integrazione a rotazione, il rispetto dei propri diritti, maggiore considerazione e un atteggiamento diverso da parte dei vertici societari.

Ci sono state anche manifestazioni con i sindacati, soprattutto con Fiom e Fim. Quest'ultima, "a difesa della dignità dei lavoratori" ha ripetutamente sollecitato il rispetto del Piano industriale, completamente disatteso, e quindi degli accordi sottoscritti in passato, che prevedono il mantenimento di tutti gli occupati ma anche l'impegno a trovare nuove commesse. La Fim, in questa battaglia, ha anche chiesto, a più riprese, il supporto della Regione Abruzzo e del ministero dello Sviluppo economico. "Il viceministro alle Attività produttive, Gilberto Pichetto Fratin – spiega D'Alessandro - , esaminato il problema, ha dato massima disponibilità all’apertura di un tavolo nazionale, anche se ad oggi non è stata avanzata, da chi di dovere, alcuna richiesta di confronto e mediazione, nonostante tale esigenza sia stata rappresentata da diversi sindacati". Il viceministro anche chiarito che "l'azienda sta fruendo della proroga al trattamento straordinario di integrazione salariale per la riorganizzazione aziendale e che, in particolare, il periodo di intervento va dal 3 agosto del 2020 al 2 agosto del 2021".

"Questo lasso di tempo – conclude D’Alessandro - deve servire per tornare sul Piano industriale che è stato accantonato; per dare vita ad un tavolo nazionale e verificare, anche rispetto alla ripresa del Paese, la possibilità di uscire dalla crisi in atto con un nuovo inizio, scongiurando i licenziamenti alla fine della disponibilità degli ammortizzatori". 01 lug. 2021

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