Coronavirus. Abruzzo. 'Salvare e rilanciare turismo per far ripartire anche artigianato'

"Investire 50 milioni di euro per salvare e rilanciare il turismo in Abruzzo, una filiera che rappresenta una fetta importante del Pil regionale, dando lavoro, direttamente, o attraverso un indotto che arriva anche all'artigianato, a migliaia di operatori e dipendenti disseminati in attività come alberghi, ristoranti, tour operator, agenzie di viaggio, stabilimenti balneari, noleggiatori con conducente, campeggi, b&b, agriturismi, guide e accompagnatori. Ma che ora, per colpa della pandemia, rischia di dover fare i conti con cancellazioni in serie di prenotazioni, chiusure di attività, licenziamenti".

E' l'appello che quindici sigle, espressione del mondo dell'agricoltura, dell'artigianato, del commercio, della cooperazione, della piccola industria e dei servizi (Casartigiani, Cia, Claai, Cna, Confapi, Confartigianato, Confcommercio, Confcooperative, Confesercenti, Confindustria e Legacoop), oltre ai sindacati dei lavoratori Cgil, Cisl, Uil e Ugl, rivolgono al presidente della Regione, Marco Marsilio, e all'assessore regionale al Turismo, Mauro Febbo. Il pacchetto, articolato in ben nove punti, affronta le emergenze del presente, ma cerca anche di guardare al momento della riapertura.

La proposta prevede la costituzione di uno specifico fondo di crisi, a tutela delle attività; la cancellazione dei tributi e delle tasse locali (come quella di soggiorno) e regionali per il 2020, con riduzione del 50% per tutto il 2021. E ancora: l'erogazione di liquidità con finanziamenti a fondo perduto; il sostegno all'occupazione con esonero dei contributi per almeno 3 anni; l'estensione a figure di guide e accompagnatori turistici, cicloturistici, alpine e media montagna, dei contributi a fondo perduto per modernizzare il proprio apparato tecnico; l'agevolazione della formazione e la crescita di piattaforme per investimenti turistici di sistema; la creazione di un bonus vacanza 'Viaggia in Abruzzo' per l'acquisto di ferie organizzate verso la nostra regione pari al 50% della spesa prevista, con un massimo di 500 euro a persona, per un anno, che includa anche la stagione estiva ed autunnale 2021.

Altri punti sono la previsione di trasporto gratuito per un anno, sui trasferimenti interni regionali (treno-bus) e la spinta agli operatori ad utilizzare il Dms regionale (Destination management system), ovvero la piattaforma web che permette agli operatori territoriali di presentare e gestire la propria offerta turistica. Il documento unitario chiede poi alla Regione di avviare una campagna di comunicazione tesa a valorizzare la vocazione turistica dell'Abruzzo e a promuovere strategie commerciali da mettere in campo contestualmente al superamento dell'emergenza Covid-19. Attività di comunicazione particolarmente necessaria per un territorio che tra il 2009 e il 2017 ha dovuto far fronte anche a importanti calamità naturali. Il tutto, sapendo che non basterà più limitarsi a ricordare l'importante patrimonio ambientale, storico, paesaggistico, eno-gastronomico, o dei borghi che l'Abruzzo vanta, perché rischierebbe di avere un impatto nullo.

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