Blutec, per lo stabilimento di Atessa in arrivo richiesta affitto da MA. Vertice al Mise

"Non c'è più tempo da perdere: subito la cassa integrazione per Termini Imerese e soluzioni per gli altri stabilimenti". Ad affermarlo, in una nota, è la Fiom Cgil dopo che oggi si è svolto il tavolo al ministero dello Sviluppo economico sulla vertenza Blutec, presenti anche i rappresentanti del ministero del Lavoro.

Il commissario giudiziale, sottolineano Michele De Palma, segretario nazionale della Fiom Cgil e responsabile automotive, e Simone Marinelli, coordinatore Blutec per la Fiom Cgil nazionale, "ha comunicato che lo stato dell'azienda era drammatico: 18 mila euro in cassa, 250 cause in corso, nessun programma di manutenzione impianti, prescrizioni degli ispettori del lavoro e della Asl, tre istanze di fallimento, dal 2017 nessun contributo Inps versato".

Per questa situazione, il commissario, Giuseppe Glorioso, entro il 16 ottobre, presenterà, al Mise, l'istanza per avviare la procedura di amministrazione straordinaria, "per mettere in sicurezza i siti industriali e salvaguardare l'occupazione di tutto il gruppo". E  per Fiom è la migliore soluzione, sia dal punto di vista del percorso di reindustrializzazione sia dal punto di vista degli ammortizzatori sociali. Per la Fiom è anche necessario che l'inchiesta della magistratura, che nei giorni scorsi ha posto sotto sequestro altri 16 milioni di beni del patron Ginatta, "faccia il suo corso e stabilisca le responsabilità che hanno messo in sofferenza migliaia di lavoratori".

Il coordinatore nazionale Fim Cisl automotive, Raffaele Apetino, evidenzia invece che, nel breve periodo, è prevista "l'attivazione dell'affitto d'impresa per sei mesi per l'attività di Ingegneria Italia nei siti di Atessa (Ch) e Tito Scalo ( Pz)". Per la fabbrica della Val di Sangro, dunque, a breve, dovrebbe arrivare la richiesta di affitto dal gruppo del settore automotive MA-Magnetto. "L'interlocuzione con Magnetto  - fa presente Andrea De Lutis, Fiom Chieti - continua quindi in maniera significativa.  A stretto giro dovrebbero essere spedite le lettere  per avviare le procedure di affitto di ramo d'azienda, un passaggio obbligato, a garanzia di tutele e del mantenimento degli attuali livelli occupazionali. La previsione per lo stabilimento di Atessa é di andare verso un affitto di 6 mesi, per passare alla successiva acquisizione".

Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm: "Confidiamo che la domanda di amministrazione straordinaria venga accettata, poiché oggi appare l’unico modo per scongiurare il fallimento e
forse anche per assicurare la necessaria copertura di ammortizzatori sociali. In attesa di un piano industriale credibile - conclude - per tutti gli stabilimenti italiani, dalla Sicilia al Piemonte, abbiamo avanzato una serie di richieste specifiche per alleviare la situazione. Abbiamo chiesto, ad esempio, di avviare subito le operazioni necessarie per salvaguardare il futuro dei lavoratori degli stabilimenti di Atessa e di Tito Scalo, per cui non si può più temporeggiare in presenza di un potenziale acquirente. Abbiamo ricevuto risposte in linea di principio positive, ma dovremo verificare che nelle prossime settimane vengano adottati atti conseguenti".

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