Atessa. Baomarc ha assunto i primi lavoratori ex Honeywell. 'Regione rispetti gli impegni presi'
GUARDA LE FOTO

Baomarc, pronti al via. La multinazionale cinese ha assunto in primi quattro lavoratori (vedi foto) nello stabilimento di Atessa (Ch) che fino al 2018 ha visto impegnati i 320 lavoratori licenziati dalla multinazionale americana Honeywell, produttrice di turbocompressori, con attività delocalizzata in Slovacchia.

Nella storica fabbrica c’è ora Baomarc che qui ha anche trasferito di recente i macchinari dello stabilimento 3 di Lanciano (Ch), ora chiuso. La società sarà impegnata a produrre componenti in acciaio per rifornire di commesse il colosso Sevel e non solo. Un impegno che troverà spazio non solamente nella produzione di pezzi necessari ai veicoli leggeri ma pure delle auto. La scommessa è ora la progressiva assunzione di 160 dipendenti ex Honeywell in più step. Nell’accordo sottoscritto a fine 2019 al Mise si prevede  il riassorbimento di 110 dipendenti entro i primi 18 mesi e altri 52 entro 36 mesi.

"Tenendo fede ai propri impegni concordati in sede ministeriale, Baomarc ha dato inizio al processo di reindustrializzazione del sito di Atessa – conferma il direttore del personale  Salvatore Del Core -. Infatti, già dalla metà di agosto, la società di proprietà Baosteel Shanghai, ha riassorbito i primi quattro lavoratori appartenenti al bacino degli ex Honeywell. Baomarc conferma quindi il cronoprogramma del proprio piano industriale, seppur con il ritardo provocato dall’effetto Covid19 e nonostante sia ancora in attesa di ricevere le agevolazioni e contribuzioni previste dalle istituzioni, in primis quanto concordato con la Regione Abruzzo al momento dell’approvazione del piano industriale nel dicembre 2018".

"Baomarc – aggiunge Del Core - auspica che anche la Regione confermi gli impegni presi in sede istituzionale ed al Mise al fine di proseguire l’importante progetto di riconversione industriale”. In pratica se tutto ciò che è stato promesso in sede di trattive non verrà rispettato potrebbe rallentare la progressiva applicazione del piano industriale che, peraltro, Baomarc vuole anche estendere. “Siamo pronti e le prime assunzioni sono un segnale concreto degli impegni presi – conclude Del Core -. In pratica ora tocca alle promesse ricevute in materia di contributi, pari a poco più di 8 mila euro per lavoratore da parte del Mise, che la Regione aveva garantito di anticipare, al momento senza esito, e poi altri contributi necessari per la formazione". Senza fondi, mentre si attendono nuove assunzioni, appare evidente che anche il piano industriali rischia di non essere sostenibile per Baomarc. 

Walter Berghella

@RIPRODUZIONE VIETATA

totale visualizzazioni: 7931

Condividi l'Articolo