Vasto. 'Jova beach Party', dopo il no al concerto la Procura apre inchiesta. No allo spettacolo anche a Pescara; entra in ballo Montesilvano

La Procura di Vasto apre un'inchiesta dopo il no definitivo al megaconcerto, a Vasto (Ch), di Jovanotti. Evento che era in programma per il prossimo 17 agosto e che è stato cancellato.

Magistratura in azione a seguito delle criticità evidenziate nel diniego al “Jova beach party” arrivato, quasi sul filo di lana, da parte della Prefettura di Chieti, a conclusione della riunione, del 9 agosto scorso, del Comitato provinciale per la sicurezza. L'inchiesta è in linea con quanto emerso durante il summit, cristallizzato nelle 109 pagine di verbale e allegati. Ad esempio nell'informativa dei carabinieri si legge... "Si richiede formalmente al signor Prefetto l'invio del verbale della riunione all'autorità giudiziaria. Invece in relazione agli eventuali aspetti contabili lo scrivente invierà apposita segnalazione alla Corte dei Conti". Ancora, si parla "di paralisi della viabilità, carenze di parcheggi, violazioni ambientali, personale di controllo insufficiente, problemi amministrativi e lacune nelle documentazioni". Inoltre, lo stesso comandante provinciale dei carabinieri, Florimondo Forleo, ha rimarcato come fossero state rilevate "sia una serie di criticità di carattere tecnico, sia profili di illegittimità in ordine ad alcuni atti comunali".

Negli atti della Soprintendenza, invece, si precisa che “non risulta presentata alcuna richiesta di pareri, in merito agli interventi da effettuare” a Fosso Marino, nella zona destinata ad accogliere lo spettacolo, e domanda perché il Comune di Vasto “non abbia ritenuto necessario attivare la procedura di autorizzazione paesaggistica, che prevede parere vincolante della Soprintendenza”.

Nella relazione delle Fiamme gialle si legge espressamente di... “impatto ambientate rilevante e la non remota possibilità della realizzazione di violazioni di legge”; in quella dei vigili del fuoco “emergono dodici criticità, tra le quali l'inesistenza dei percorsi per i mezzi di soccorso”. La Asl evidenzia “l'assenza di via di fughe per le ambulanze”, mentre l'Anas e Polizia stradale rimarcano “i gravi problemi” che si sarebbero venuti a creare “sulla statale 16” e che, in quella data, essendo da bollino rosso per l'esodo vacanze, “dev'essere garantita la fluidità del traffico esterna all'A14”. Parere contrario dalla Capitaneria di porto, mentre il Servizio di Valutazione ambientale della Regione Abruzzo spiega che, a seguito di sopralluoghi del Genio civile e dell'Autorità di bacino, per quanto concerne i lavori effettuati dalle ruspe sul corso d'acqua e sulla spiaggia, sia “emersa la violazione della normativa comunitaria in materia, ragione per la quale gli atti saranno rimessi al ministero dell'Ambiente e ai carabinieri”.

E poi ci sono gli esposti della Stazione ornitologica Abruzzese "sulla delicatezza degli ecosistemi", sulla necessità di salvaguardare di “non tombare” Fosso Marino, sulla presenza di animali protetti nei posti dove avrebbe dovuto tenersi lo spettacolo e sulla moria di pesci sopravvenuta dopo che i mezzi meccanici hanno spianato il posto. Esiste anche un'interrogazione parlamentare del M5S, nella quale si chiede conto della spesa di 80 mila euro di soldi pubblici per un evento privato e a scopo di lucro.

Di qui la caterva di "no" all'evento, da parte di tutte le forze dell'ordine e di altri vari enti e la bocciatura del concertone di Lorenzo Cherubini. Il comandante provinciale dei carabinieri e il prefetto, Giacomo Barbato, si sono recati stamani in Procura fornendo documenti.

E oggi è arrivato anche il no definitivo circa la fattibilità del “Jova beach party” a Pescara, che si era subito candidata visti i problemi riscontrati in provincia di Chieti. Mentre il sindaco Carlo Masci e l’assessore ai Grandi eventi, Alfredo Cremonese, stavano attuando le verifiche del caso, il manager di Jovanotti, Maurizio Salvadori, fa sapere che “seppur la zona spiaggia della Madonnina può risultare idonea, esistono criticità logistiche non superabili che, unitamente alla vicinanza dell’area protetta del fratino, portano purtroppo ad escludere di poter suonare li”. Ora si sta esaminando la possibilità di recuperare la data in Abruzzo il 7 settembre prossimo a Montesilvano (Pe).

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