"C'è un cadavere incagliato tra due rocce lungo il fiume": questo l'allarme lanciato nel pomeriggio, all'imbrunire, al 112, da un uomo.
E, immediatamente sono scattati i soccorsi. Allertati i carabinieri delle compagnie di Lanciano (Ch) e di Atessa (Ch).
Sul posto, tra i canneti nei pressi del ponte sul Sangro che collega Lanciano ad Atessa, sono giunte pattuglie di militari e di vigili del fuoco di Casoli (Ch), per scandagliare i luoghi. (ore 17.30)
Intorno alle 18, dopo qualche ora di ricerche, i vigili, lungo il corso d'acqua, hanno individuato il corpo di un uomo, spostato dalla corrente rispetto al punto indicato dal testimone, trascinato dalle correnti a valle di circa 200 metri.
Saranno i sommozzatori di Chieti, con tute speciali e il gommone, ad immergersi per recuperare la salma. Nel frattempo si sta cercando di far scendere il livello del fiume, abbassando le chiuse che si trovano, ad Altino (Ch), nell'Oasi di Serranella, per regolare il flusso idrico e permettere lo svolgimento delle operazioni in sicurezza. (ore 18.12)
Il lavoro dei vigili del fuoco, complesso, è concentrato nella zona dell'ex impianto Ucci per il lavaggio di inerti. Un luogo selvaggio, battuto soprattutto da cacciatori e pescatori.
Pare che la vittima indossi scarpette da tennis e che, nel momento in cui il corpo esanime è stato avvistato, fosse col volto immerso tra i flutti.
Del caso si sta occupando la Procura di Lanciano, che coordina le indagini.
Il corpo è stato agganciato e ancorato e portata a riva intorno alle 20.15. La salma è stata portata all'obitorio di Chieti per l'ispezione esterna o l'autopsia.
17 nov. 2024
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Ha collaborato MASSIMILIANO BRUTTI
Foto ANDREA FRANCO COLACIOPPO