Stellantis Atessa. Giudice dà ragione a lavoratore e cancella grave sanzione disciplinare

Si era infortunato alle dita durante una errato utilizzo di un avvitatore elettrico nella sua postazione all’ex Sevel di Atessa (Ch). Per questo motivo l’azienda, aveva disposto per il lavoratore il massimo della sanzione disciplinare conservativa di 5 giorni, che precede il licenziamento.

Contro il provvedimento l’operaio, della Fiom, è ricorso alla giustizia ed ha avuto ragione. Il giudice del tribunale di Lanciano, Cristina Di Stefano, ha infatti annullato il provvedimento punitivo. Dopo una sentenza di Cassazione i giudici non possono modificare i provvedimenti disciplinari, ma devono decidere solo se accogliere o meno il ricorso. Ed è stato accolto il ricorso del lavoratore, nonostante la contrarietà di Stellantis che ha chiesto invece il rigetto. Per il giudice sanzione eccessiva.

Il lavoratore è stato sostenuto dal sindacato e patrocinato dall’avvocato Domenico Sciorra che ha fornito in aula anche foto in cui si spiegava tecnicamente come usare correttamente l’attrezzo al centro della contesa e che un anno fa ha fratturato un dito all'operaio. Secondo l'azienda l'avvitatore doveva essere tenuto col palmo della mano aperta invece lo aveva tenuto chiuso, neutralizzando anche le vibrazioni. L’operaio una sola era stato ripreso dal capo reparto proprio per le modalità d'utilizzo dell'attrezzo. Sentiti i testi, ovvero lavoratori vicini alla postazione del ricorrente, nessuno di loro ha mai visto come venisse impugnato l’avvitatore.

“Al rientro dall’infortunio – dice la Fiom - è stato rimesso nella stessa postazione, seguendo le procedure impartite. L'azienda ha contestato la procedura seguita, una procedura che, come emerso dalla sentenza, è quella utilizzata da tutti, comminandogli la sospensione". Il tribunale di Lanciano ha annullato la sanzione comminata e ha condannato la ex Sevel alla restituzione della retribuzione trattenuta per i giorni di sospensione. 12 lug. 2024

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