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Due gli arresti operati dalla Squadra Mobile della Questura di Pescara in relazione all'omicidio avvenuto il primo agosto scorso al "Bar del Parco" a Pescara.

E' stato Mimmo Nobile, stando agli accertamenti degli investigatori, l'esecutore materiale dell'assassinio. Il pluripregiudicato, di Pescara, è stato fermato nella tarda serata di ieri, nella sua città. Il mandante, invece, è stato individuato in Natale Ursini, originario di Locri, ma residente a Teramo. E' stato catturato a Roma. Quest'ultimo è legato alla 'ndrangheta calabrese.

Nobile, il primo agosto scorso, dopo aver parcheggiato il proprio scooter, sparò mortalmente contro Walter Albi, architetto del posto, di 66 anni. Ferito, invece, l'ex calciatore Luca Cavallito, di 49 anni, che fu ridotto in fin di vita. E che, portato in ospedale in condizioni gravissime, fu subito messo sotto protezione, per timore che il sicario "andasse a finire il lavoro". I due erano seduti ad un tavolo al bar.

"A carico dei due - è stato detto stamattina in una conferenza stampa in Questura a Pescara a cui era presente anche il procuratore capo di Pescara, Giuseppe Bellelli, con i pm Andrea Di Giovanni e Annarita Mantini - sono emersi gravi indizi di colpevolezza.  In particolare il calabrese è stato individuato come mandante, mentre il pescarese come esecutore materiale". 

Le indagini, svolte nell’arco di circa 4 mesi,  si sono concluse grazie ad una complessa ricostruzione di dati informatici, telefonici e di tabulati. Ma anche per le dichiarazioni rilasciate dal ferito. "Il movente - è stato fatto presente - lascia trasparire un quadro articolato, integrato da ingenti affari economici illeciti, prestiti di denaro non onorati, impegni non mantenuti e operazioni transoceaniche", il tutto sullo sfondo di un quadro mafioso.14 feb. 2023

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