Fossacesia. Dai fornelli al sacerdozio: la storia di padre Nicola
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Un tumore al seno alla sua ragazza gli sbarra la strada del matrimonio. Un mese prima del fatidico sì. Poi un lungo periodo di riflessione, fra lavoro e sacrifici. Un'esistenza da chef e poi… la vita sacerdotale.

Fra la morte della sua fidanzata e la genesi della vocazione Nicola D’Ettorre, 51 anni di Frisa (Ch) intraprende la strada della cucina, diplomandosi all'Istituto alberghiera di Villa Santa Maria (Ch). Diventa chef preparando piatti da favola, poi da brigata di cucina diviene curatore di anime. E' una storia densa di radicali cambiamenti quella di Nicolino, così per gli amici, che sabato prossimo nell’abbazia di San Giovanni in Venere a Fossacesia (Ch) diventerà, conquistato dalla figura di San Gabriele dell’Addolorata, sacerdote passionista.

“Per uno strano destino, dieci anni fa mi sono trovato ad intraprendere questa strada. Il Signore mi aveva portato ad un bivio, voleva condurmi su una via nuova diversa da quella che avevo già percorso”, racconta D’Ettorre. L’incontro col passionista padre Domenico Lanci dà una svolta alla sua vita.

Eppure, ha conosciuto anche l’amore, cuore da giovane: “Sì, ero fidanzato con una delle ragazze più virtuose del mio paese, e il Signore ha voluto che quell’anima tornasse da lui. E questo grande amore che ho vissuto per Domenichina, l’ho voluto regalare al Signore; e così mi sono trovato a fare una scelta radicale, quella di entrare in convento. Ho scelto i  Passionisti, perché già nel mio piccolo paese c’erano altri sacerdoti appartenenti a quell’ordine”, confida.

“Sono entrato nel convento di Morrovalle (Mc) il giorno 7 ottobre del 2014, e qui è iniziata questa avventura bellissima, tra me il Signore, tra mille peripezie, tra mille intoppi, tra tante soddisfazioni, tra lacrime di gioia ma anche lacrime di tristezza. Il Signore mi ha condotto lungo il periodo di postulandato, di preparazione al noviziato, e dello studentato, ha fatto in modo che io pian piano mi avvicinassi sempre di più a Lui. Ecco, adesso sono arrivato alle soglie del mio sacerdozio e mi trovi qui nel mio paese a portare a termine questo ultimo step, se possiamo dire così”.

In D’Ettore è fiorito quel germe di vocazione che da bambino aveva scoperto e che per altre circostanze la madre Maria e il papà Emidio gli avevano “sconsigliato”.

L'ordinazione di padre Nicola D'Ettorre avverrà per le mani di monsignor Bruno Forte, arcivescovo di Chieti-Vasto e il candidato sarà presentato dal superiore provinciale dei Passionisti d'Italia, padre Giuseppe Adobati

Sabato il futuro sacerdote giungerà all’abbazia con l’auto che aveva scelto per accompagnare in chiesa la sua promessa sposa. Che non è mai scomparsa dal suo animo, è diventato un amore trasfigurato nel servizio alle anime che padre Nicolino incontrerà sul proprio cammino.

LINDA CARAVAGGIO e ALESSANDRO DI MATTEO

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