Non vogliono andare via dall'albergo in cui si trovano e si stanno opponendo al trasferimento disposto a seguito di ordinanza della Protezione civile nazionale del 20 ottobre scorso, secondo cui gli ucraini accolti negli alberghi debbano trovare sistemazione in appartamento.

A Lanciano (Ch), i profughi ospitati all'Hotel Excelsior, non vogliono essere trasferiti a Polla, in provincia di Salerno, o nel Casertano. Stamattina, sul posto, la polizia, che ha cercato di mediare, assieme alla Protezione civile regionale.

"Abbiamo paura - dicono i profughi, - anche perché di queste sistemazioni già avvenute in altri luoghi, parlano male. Qui alcuni di noi hanno trovato un lavoro. Qui abbiamo l'ospedale a pochi metri dove ci stanno curando, anche patologie come tumori. Qui i nostri figli vanno a scuola".

Qui, 12 giorni fa, è nata anche una bimba, Dominica. Fa presente Olena, 27 anni, madre della piccina: "Abbiamo trovato ottima accoglienza. Sono qui da 6 mesi e non voglio che mi mandino altrove. Vogliamo restare a Lanciano, ci si trovi qui una casa in cui stare".

“C’è un provvedimento del Governo - rimarca Morena Serafini, Protezione civile regionale - e debbono essere trasferiti".

"Sono giorni che piangono - dice Mario Ciccocioppo, titolare dell'albergo -, non vogliono lasciare la città. Da ottobre ne abbiamo ospitati circa 80, ne sono rimasti 45, e 13 questa mattina debbono traslocare...". Alla fine sono stati convinti al trasloco, a malincuore. Messi su pulmini e portati in Campania. Altri lasceranno l’albergo domani, 9 novembre. “Ci sono insegnanti, una pianista di successo - riprende Ciccocioppo - per la maggior parte donne, madri con bambini. Temono per se stessi, per i propri figli. Io ho assunto una di loro, una eccellente cuoca, che adesso sarò costretto a licenziare. E poi quel fiocco rosa, con l’orsacchiotto appeso all’ingresso dell’albergo, mi fa ben sperare per il futuro". 08 nov. 2022

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