Garofani rossi, quelli che per tanti anni hanno segnato e caratterizzato il suo impegno in politica, come socialista. Sono stati questi fiori a caratterizzare l'addio a Lucio Russi, docente, conduttore televisivo e politico di Lanciano (Ch), 84 anni, morto in ospedale a Chieti a seguito di malattia.
Una cascata di garofani rossi sulla bara, per volontà della famiglia, e garofani rossi nell'aula del Consiglio comunale dove, eletto nelle file del Psi, è stato per tanti anni. "Li abbiamo lasciati - spiega il consigliere comunale Piero Cotellessa - nel posto ( foto) in cui solitamente sedeva". Tanti i politici, di oggi e del passato, tra cui l'ex sindaco Nino Polidoro, con cui ha ricoperto il ruolo di vice sindaco e assessore, che hanno voluto portargli l'ultimo saluto al centro anziani Antoniano, dove è stata allestita la camera ardente prima della cremazione.
I Socialisti di Lanciano, di cui è stata figura carismatica, nel "piangere la sua scomparsa", lo hanno salutato ricordandolo come "indimenticato amministratore, professore e sociologo".
"La sua figura è stata importante per la città di Lanciano - ha scritto Enrico Di Giuseppantonio, sindaco di Fossacesia (Ch), in un messaggio -. Si è sempre distinto per il suo impegno costante nel perseguire il bene comune - ha aggiunto - lavorando instancabilmente per la valorizzazione del territorio frentano. La sua determinazione nelle decisioni e la sua mitezza nei rapporti di amicizia hanno lasciato un segno indelebile in tutti coloro che lo hanno conosciuto. Alla famiglia giungano le mie più sentite condoglianze".
E il vice sindaco di Lanciano, Danilo Ranieri: "Seguivo i consigli conali dei primi anni Novanta, con lui protagonista e con l'allora pentapartito. Lucio Russi era un ragionatore di politica, istrionico, appassionato socialista, visionario... Fu il primo ad animare il dibattito sul turismo come riforma di sviluppo territoriale. Ha molto amato la nostra città. Buon viaggio, Lucio".
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