Lanciano. 'Io Anonymus vi spiego come fare esplosivi e armi': 46enne arrestato
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E' incensurato, operaio in un'azienda della Val di Sangro, vive da solo e ha il vizietto delle armi, che sono passione viscerale. Questa mattina la polizia ha bussato a casa sua e lo ha arrestato. Nei guai Daniele Di Totto, 46enne di Lanciano (Ch).

L'uomo è ora ai domiciliari. Il provvedimento restrittivo è scattato, su richiesta della Procura, in particolare del pm Francesco Carusi, e su ordinanza del giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Lanciano, Massimo Canosa, perché, senza licenza, fabbricava e deteneva illegalmente armi, da guerra o tipo guerra, munizioni ed esplosivi; perché realizzava e deteneva materiale esplodente non riconosciuto e né classificato dal ministero dell'Interno; perché forniva istruzioni, in via telematica, sui social, circa la preparazione el'uso di materiali esplosivi, armi da guerra e altri micidiali congegni, atti ad offendere e azionabili anche a distanza; perché posseveva abusivamente munizioni per armi comuni da sparo sia corte che lunghe. 

Insomma aveva messo su un autentico laboratorio artigianale, attrezzato in un garage. E, per diffondere quest'attività, girava immagini e li diffondeva sui social network, con tanto di istruzioni per l'uso, per la preparazione e la commercializzazione dei prodotti. Autentici e numerosi tutorial, seguitissimi, stanati dalle forze dell'ordine. 

Le indagini, degli agenti del commissariato di Lanciano e della Digos di Chieti, sono state coordinate dalla Direzione centrale della polizia di prevenzione. Esse hanno portato al sequestro di numerose armi e parti di esse, in particolare di un fucile a pompa, un lanciafiamme rudimentale, un fucile di precisione ad aria compressa, una balestra con dardo esplosivo, una bomba con innesco elettrico fatta a mano e altamente offensiva, proiettili, detonatori, micce, candelotti in plastica vuoti miniti di innesco elettrico, una molotov, polvere nera e solventi chimici per miscele. 

Un lavoro impegnativo: alla parte pratica, di costruzione e assemblaggio, seguiva quella della pubblicizzazione. Usava, per questo, Twitter e Facebook, in account riservati ma con tanti follower, con decine di migliaia di visualizzazioni. E quando i suoi affezionati gli chiedevano spiegazioni, lui dipensava consigli e "colloqui didattici". 

Ma l'indagato è andato anche oltre. Ha realizzato un tutorial con il quale, indossando la maschera di Anonymus e davanti ad uno schermo in cui si susseguono immagini di rivolte e gravi disordini, illustra le modalità per realizzare maschere antigas da utilizzare durente le azioni anti-sommossa delle forze dell'ordine. In un altro video dà indicazioni riguardo alla creazione di miscele di gas altamente infiammabili e di natura esplosiva dette "ossidrogeno". Ecco poi la distruzione di un pc con esplosione innescata a distanza, prove di sparo con fucili artigianali e illustrazioni delle modalità da seguire per far brillare una carica di esplosivo mediante detonatore inerziale. (GUARDA IL VIDEO)

"Una vicenda inquietante", dice il questore Annino Gargano in conferenza stampa con la dirigente del commisariato di Lanciano, Lucia D'Agostino. "Inquietante per la preparazione mostrata dall'indagato e per la sua manualità e capacità", ma anche per il grande seguito che è riuscito ad avere. Un pubblico variegato. Contestato anche il reato di istigazione in rete alla disobbedienza alle leggi dell'ordine pubblico. 

Gli accertamenti proseguono da parte dell'Antiterrorismo, per capire se ci sono collegamenti con organizzazioni eversive o gruppi di estremisti di destra o di sinistra.  10 giu. 2021

Serena Giannico

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Foto Andrea Franco Colacioppo

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