L'addio a Roberto Caporale a Lanciano. 'La morte sul lavoro è sconfitta dello Stato'
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"La morte sul lavoro è sconfitta dello Stato". Parole che risuonano forti in una chiesa colma, che neppure riesce a contenere tutti. "Roberto era un ragazzo d’oro, di poche parole e dal grande sorriso. Questa tragedia, come le altre, non merita solo il lutto cittadino ma nazionale, perché è lo Stato che perde".

Il sindaco Filippo Paolini, dà così l'addio, a fine esequie, a Roberto Caporale, 47 anni, di Lanciano, morto lunedì scorso, alla Proma Spa di Monte Marcone di Atessa.  

Lavoratore precario, è stato sottolineato dai sindacati, è stato ammazzato un tubo metallico, di 20 centimetri di lunghezza e due chili di peso, che è stato espulso come un proiettile da una pressa vicino alla sua postazione di lavoro. Il decesso è avvenuto per trauma toracico chiuso.

Per il suo funerale lutto cittadino e bandiera a mezz’asta in municipio. E basilica della Madonna del Ponte gremita. Tutti stretti, con grande affetto, allo strazio della mamma Antonella, della sorella Francesca e della compagna Valentina. Lacerante l’angoscia della madre... "Amore mio...", ripete più e più volte.

Un amico afferma: "E’ terribile quanto accaduto; è una storia difficile da accettare. Perché per vivere bisogna lavorare, ma poi non possiamo morire del lavoro che facciamo".

Rito concelebrato dai padri Vincent e Milton. Letture scelte quelle dal libro della Sapienza che ricorda come le anime giuste sono nelle mani di Dio, e poi il Vangelo di Matteo sulle Beatitudini. Padre Vincent prende spunto per sottolineare che Roberto era mite, puro e misericordioso di cuore, operatore di pace. "E’ il silenzio che manifesta meglio il dolore - aggiunge -: le parole non esprimono tutti i nostri sentimenti. Preghiamo per Roberto che era energia positiva e improvvisamente è morto. Difficile accettare questa realtà".

Figlio dello scomparso Dario Caporale, dipendente della segreteria in Comune, era un appassionato del Lanciano Calcio e lo conoscevano e stimavano in tanti. All’uscita del feretro innumerevoli palloncini bianchi vengono liberati in cielo. E ci sono applausi.  20 gen. 2024

WALTER BERGHELLA 

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