Accoltellamento a Castel Frentano. 'Sono dispiaciuto, non ho colpito nessuno...': interrogato l'indagato

"Sono dispiaciuto e chiedo scusa ai miei genitori. Non volevo colpire nessuno con il coltello, ho solo minacciato. Papà, per disarmarmi, ha preso il coltello dalla parte della lama e si è ferito al palmo della mano".

Si difende così Domenico Alfano, 37 anni, nato a Castellamare di Stabia ( Napoli), dinanzi al gip Massimo Canosa. Ieri ha offerto in mezz’ora una ricostruzione diversa del pomeriggio di sangue di domenica scorsa a Castel Frentano, nell’abitazione di via Olimpia. E’ accusato di lesioni, minacce e maltrattamenti in famiglia.  Assistito dal difensore di fiducia, l’avvocato Paolo Sisti,  si è visto convalidare l’arresto e dunque rimane nel supercarcere di Lanciano, come chiesto dal procuratore capo Mirvana Di Serio.

L’avvocato Sisti aveva invece chiesto misure meno afflittive come il divieto di avvicinamento alle persone offese e il divieto di dimora a Castel Frentano. Alfano ha detto di essere stato aggredito e di avere ecchimosi alla spalla e al braccio, dopo l'iniziale litigio nella sua camera da letto e un diverbio con genitori e fratello che non volevano che usasse droga. Poi la discussione in cucina. Ha afferrato un coltello di 20,30 centimetri, con lama da 8,5 centimetri. "Non l’ho usato contro nessuno", ha ribadito.  Nella bolgia il padre Luigi ha riportato ferite alla mano sinistra, con punti di sutura e prognosi di 10 giorni, mentre la madre Margherita è stata colta da infarto e ricoverata all’Utic dell’ospedale di Chieti dove migliora ed è in fase di dimissioni.

L’intervento dei carabinieri di Castel Frentano è stato quasi in flagranza di reato. Per il gip la ricostruzione di Alfano cozza in modo stridente con le affermazioni dei genitori, ed è inattendibile e illogica, comunque non riscontrata. Poi l’affondo sulla sua personalità ritenuta: “Fortemente negativa, perché è stato anche condannato per delitti contro la persona e il tribunale di Napoli lo ha ritenuto altamente pericoloso, tanto da irrorargli misure di prevenzione il 5 luglio 2023. Questo per plurimi episodi delittuosi ai danni di due precedenti compagne, a ulteriore dimostrazione dell’indole violenta dell’arrestato, la cui remissione in libertà non è assolutamente ipotizzabile”. Domenica durante il diverbio Alfano ha minacciato, mentre puntava il coltello: “Vi accido a tutti”, e al fratello “Tu sei il primo a morire”. 19 ott. 2023

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