Il picchetto d’onore della Polizia, applausi, rose rosse e un massiccio affetto ai funerali del sovrintendente capo del commissariato di Lanciano, Raffaele Flocco, 58 anni, deceduto a seguito di incidente stradale.
Lunedì scorso la sua moto Kawasaki ha drammaticamente impattato con un camion Iveco sulla provinciale 119 Sangritana a Torino di Sangro (Ch). Stamani le esequie nella chiesa di Sant’Antonio da Padova a Lanciano, stracolma, concelebrate dal parroco padre Francesco Concato.
Grande la partecipazione di colleghi e amici che si sono stretti allo straziante dolore dei familiari: la moglie Sandra, i figli Marika, Sveva e Daniel e la sorella Antonietta. Flocco, originario di Piazzano di Atessa e residente a Lanciano, ha lasciato su tutti il marchio della sua umanità e professionalità. Lui che era considerato... il poliziotto buono.
Presenti il questore Annino Gargano e la dirigente del commissariato frentano, Lucia D’Agostino, e poi i vari comandanti di altre forze dell’ordine. A rappresentare la città c’era il vice sindaco Giacinto Verna. "Di Raffaele rimarranno bei ricordi – dice padre Francesco -. E’ stato un agente impeccabile, persona sensibile e con immensa umanità. Ha vissuto nella pienezza la sua vita. Dobbiamo rendere grazie per averlo avuto con noi. Nessuno può strapparci l’amore".
Commuove il saluto in lacrime della figlia Marika: "Grazie per la dedizione che hai avuto per noi. Ci mancherai tantissimo papà. Resterai sempre nel nostro cuore e onoreremo ogni giorno il tuo ricordo". La D’Agostino ricorda il suo sovrintendente capo, dell’Ufficio denunce e controllo del territorio: "Per i modi gentili, garbati e rispettosi di colleghi e cittadini – esordisce -. Con profondo senso del dovere sapeva trattare tutti i problemi e ascoltare chi gli si rivolgeva per aiuto con compassione, dedizione e attaccamento. Doti umane e professionali, riservatezza e rettitudine lo rendevano speciale. Affettuosamente lo chiamavamo il mago delle statistiche. La sua scomparsa lascia un grande vuoto nella famiglia della polizia e nei cittadini. Ci mancherà".
Walter Berghella
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Foto Andrea Franco Colacioppo e video Massimiliano Brutti