Le colline e le frazioni ad ovest di Lanciano (Ch) sono un inferno di fuoco, per via di un dirompente e devastante incendio, quando Angelo Crognale, 47 anni, di Lanciano, alla guida del suo scooter, senza patente e assicurazione, alle 16 di domenica scorsa, forza un primo posto di blocco della polizia.
Ci prova pure su un secondo dove, respinto, con una testata si oppone all’alt degli agenti del commissariato e spacca il labbro superiore a un assistente che riporta 5 giorni di prognosi.
Oggi il gip del Tribunale di Lanciano, Massimo Canosa, ha convalidato l’arresto e, accogliendo la richiesta del procuratore Mirvana Di Serio, ha confermato pure gli arresti domiciliari, escludendogli ogni beneficio, per il rischio di reiterazione del reato.
L’indagato risponde, in flagranza, di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali aggravate. Difeso dall’avvocato di fiducia, Alberto Paone, ammette le responsabilità e giustifica il suo comportamento con la necessità di tornare a casa, in contrada Sant’Amato, la più colpita dalle fiamme, a spegnere il rogo e a mettere al sicuro la famiglia.
"Giustificazione del tutto insoddisfacente - motiva il gip - non ravvisandosi alcun possibile positivo contributo alle attività di spegnimento dell’incendio, attività per le quali sono deputati specifici organi ai quali l’indagato avrebbe potuto portare solo intralcio. Egli ha evidenziato un’indole insensatamente ed immotivatamente violenta, priva di qualsiasi rispetto delle regole e della circolazione".
Lo stesso giudice fa inoltre riflettere "che è chiaro a tutte le persone con un minimo di raziocinio e di senso civico che l’attività di spegnimento di un incendio comporta restrizioni alla circolazione dei veicoli a tutela della propria stessa incolumità". 25 ago. 2021
Walter Berghella
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