Lanciano. Rapina in villa ai coniugi Martelli. In carcere anche il 'palo' della banda

Scatta un arresto dopo la recente pronuncia da parte della Cassazione, che ha respinto tutti i ricorsi e confermato le condanne, emesse dalla Corte d’Appello dell’Aquila il 24 settembre 2020,  a carico dei sette componenti del commando che, nel settembre 2018, fece irruzione nella villa dei coniugi Martelli a Lanciano (Ch). Moglie e marito furono aggrediti di notte mentre dormivano, sequestrati e massacrati di botte: a lei fu tagliato anche il lobo di un orecchio. 

E' stato infatti emesso un provvedimento restrittivo  a carico di Bogdan Ghiviziu, considerato il palo e l’autista durante la rapina, già condannato ad otto anni in primo grado, a e 7 in Appello, e l’unico a trovarsi ai domiciliari da circa un anno con il braccialetto elettronico. 

Il giudice del tribunale di Lanciano infatti, gli aveva concesso i domiciliari ritenendo che non vi fossero né pericolo di recidiva né di fuga e permettendo così al 28 enne di poter tornare nella sua abitazione di Lanciano dopo 13 mesi di cella. Ora, dopo la pronuncia della Cassazione, la pena, diventata definitiva, dovrà essere scontata in prigione e, per tale motivo, l’Ufficio esecuzioni Penali, a firma del procuratore della Repubblica, Mirvana Di Serio, ha disposto l’espiazione, in carcere, della pena residua, calcolata in 6 anni e 5 mesi. 

Il provvedimento è stato eseguito dai carabinieri del Nucleo operativo e Radiomobile di Lanciano che hanno prelevato Ghiviziu a casa e lo hanno condotto nel penitenziario di Villa Stanazzo a Lanciano. 13 nov. 2021

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