Compravendita e consumo di droghe in un'abitazione di Colle Giannico, nella zona di Monte Marcone di Atessa (Ch).
Sul posto smercio di hashish e marijuana e festini a base di coca: 300 i grammi di sostanze sequestrate dai carabinieri della compagnia di Atessa, guidati dal capitano Alfonso Venturi. Merce che, sul mercato, avrebbe fruttato circa 10mila euro. Due gli arresti in flagranza di reato effettuati. In carcere i trentenni, M.L e G.P, residenti rispettivamente a Quadri e a Borrello, ma di fatto domiciliati ad Atessa e che attualmente si trovano rinchiusi nel penitenziario di Rieti con l'accusa di detenzione a fine di spaccio di stupefacenti.
Il blitz, da parte del Nucleo operativo radiomobile, è scattato, dopo una serie di appostamenti, nel pomeriggio di sabato 14 agosto e, spiegano i militari, "ha messo fine ad un sodalizio criminale dedito ad una fiorente attività di spaccio" e molto attivo sul territorio. L'appartamento era tenuto d'occhio da diversi giorni, dopo le segnalazioni giunte in caserma che raccontavano di un andirivieni di giovani, "notizie poi avvalorate dalla effettiva frequentazione del luogo da parte di noti consumatori". Nel week end sono stati fermati e perquisiti due giovani fratelli, di cui uno minorenne, bloccati al'uscita dall'abitazione con una piccola quantità di hashish per uso personale. Da qui i carabinieri hanno deciso di entrare in azione. Uno dei due finiti in prigione, colto di sorpresa, ha "aperto senza neanche un po' di prudenza" e solo poi ha compreso che si trattava di forze dell'ordine in borghese. Vano e goffo il tentativo di richiudere la porta d'ingresso e il successivo di disfarsi di parte della coca, scappando velocemente in camera da letto braccato da un carabiniere che lo ha immobilizzato. All'interno erano cinque e, tra loro, una minorenne di Lanciano. Scovata droga, con diverse dosi già pronte, materiale per il confezionamento e la pesatura, quasi mille euro in contanti.
In cella è finito l’affittuario dell’appartamento, un operaio incensurato, e il cugino, ospite da circa un mese, disoccupato, già nota per questo tipo di reati. Quello era un centro dove trovare droghe leggere e pesanti e, per tale motivo destinate ad un’ampia clientela, ma era anche luogo di effettivo consumo, situazione questa avvalorata dal fatto che in un piatto vi era una banconota da cinque euro arrotolata e una “striscia” di cocaina pronta per essere sniffata dai presenti. 16 ago. 2021
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