Palmeti, pirati e isolotti... Ecco, a Lanciano, il mondo a colori del centro SanStefar
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Pirati, forzieri con tesori, palmeti, pappagalli, colombe, nuvole e isolotti: il mondo della fiaba entra in un centro di riabilitazione per bambini autistici e con problemi di logopedia. Il mondo  della cura trasformato in una sorta di "Isola del tesoro", celebre romanzo per ragazzi di Robert Louis Stevenson, generalmente considerato anche un testo di formazione. Da qualche giorno, al centro ambulatoriale SanStefar di Lanciano (Ch), in via  Parma è attivo un innovativo progetto pilota. E' "Il colore in ambiente sanitario", inserito nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro con la fattiva collaborazione del Liceo scientifico "Galileo Galilei" e attraverso il lavoro svolto dalla classe 5aF del corso di Scienze applicate e storia dell’arte, rappresentati dagli alunni Mario Spoltore e Valerio La Barba che spiegano l’attività svolta. Una sala con le quattro pareti, soffitto e pavimento inserito in un contesto oculo-mentale.

"Sul percorso – dicono i ragazzi- non si devono trovare difficoltà di crescita e orientamento". La società cooperativ consorzio SanStefar, 16 centri in Abruzzo, parte da Lanciano per migliorare accoglienza e trattamento dei pazienti. Essa è al servizio di un bacino di 80 mila utenti e con 350 persone attualmente in carico e 150 in lista di attesa. Per il progetto, l’architetto Maura Pasquini, della Saf Allestimenti, ha utilizzato colori tenui per il relax e la freschezza; azzurro, verde e giallo per il paesaggio tropicale, puntando poi sul tema dei pirati molto caro ai ragazzi per il loro trattamento improntato sull’economia sensoriale. "Questo perché un malato ha bisogno di estraniarsi dalla patologia e dal disagio rispetto all’ambiente esterno", spiega la professionista. Il docente del Galilei, Rosario Pappalardo, sottolinea la bellezza di un progetto di condivisione portato avanti dai suoi alunni per la riqualificazione di spazi e luce, e rimarca... "l’importanza di persone al servizio di altre persone".

La sala è dotata anche di uno specchio per la stimolazione visiva dei ragazzi e il loro percorso esplorativo corporeo e dell’ambiente. Ampia soddisfazione per la riuscita del progetto viene manifestata dal direttore del centro ambulatoriale, Nino D’Eramo, e dalla presidente Teodora Di Santo, che conclude: "E' una nuova strategia che avvia un percorso di sensibilità e facilita la strada della riabilitazione in un luogo dove non si deve pensare alla malattia ma che va invece vissuto in modo più rilassato e meno faticoso".

Walter Berghella   

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