Lanciano e l'albero senziente dei veleni. Un'idea neppure originale perche'...
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Lanciano (Ch) - "Non ci posso credere!", "Ditemi che non è vero", "Ma l’albero dov’è?", "In piazza ci sono bancali gratis per stufe?" E poi... "State zitti che non capite nulla di arte", "Perché non vi chiedete cosa hanno voluto rappresentare gli artisti?", "Ma lo sapete cos’è un albero senziente? Qui nessuno comprende l'arte contemporanea"... Polemiche, sfottò e commenti al fulmicotone sui social network. Doveva essere l’albero di Natale delle meraviglie di Lanciano, ma nel giro di poche ore (o minuti?) è diventato l’albero della discordia. È la vigilia della festività dell’Immacolata quando in piazza Plebiscito, a Lanciano, un insolito "albero" di Natale si accende... C’è chi chiede: "Scusate, ma quando lo finiscono?", di contro: "No, guardi è già finito”.
 
Ricordate la la canzone... "Per fare un albero ci vuole il legno… per fare il legno…." cantata da Sergio Endrigo? A Lanciano siamo andati oltre. La fantasia è andata al potere della creatività artistica. Il legno di Endrigo c’è, è necessario sì, ma i bancali di legno assemblati a mo’ di forma d’albero (con all’interno delle luci per richiamare lo spirito natalizio) paiono un po’ esagerati. Per rendere il tutto tecnologico è uscita un’applicazione per poter decidere (a maggioranza) qual è la tinta delle luci al momento dell'osservazione dell'installazione. Una app, che permette di scegliere tra nove colori a seconda dello stato d'animo. Della serie... cogli l'attimo... 
 
Sì fantasia, sì creatività, ma questo "albero" di Natale per i più è inguardabile. Davvero troppo... Di legno sì, ecosostenibile. No "ecomostro", tuonano voci e faccine sui social che da ore rigurgitano male parole contro l'opera. Albero insostenibile. Un albero fatto con bancali, idea neppure originale: basta cliccare sui motori di ricerca sul web, su Google, per scoprire che in realtà ce ne sono di simili, già creati e realizzati dal 2013.
 
L’intenzione dell’amministrazione comunale di Lanciano era buona; si è partiti da una "manifestazione di interesse per la realizzazione di un albero di Natale ecosostenibile" (anche se già qui poteva ravvisarsi una imprecisione: qualsiasi albero che viene donato ai Comuni è ecosostenibile perché non viene mai gettato in discarica ma re-impiantato, chiamasi vera ecosostenibilità non ideologia a buon mercato con parole ad effetto). Poi le procedure sono andata avanti in modo amministrativo impeccabile (analisi dei progetti, confronto interno alla maggioranza e decisione). Quello che si vede in piazza Plebiscito era già tutto scritto e annunciato nei giorni scorsi, così dal sito del Comune: "Lanciano avrà il suo personalissimo albero di Natale con un'installazione artistica che unisce il concetto del riuso con la contemporaneità del digitale. Lignum Verba – l'Albero senziente, ideato da Nicola Antonelli e Stefano Faccini, sarà un albero di 10 metri di altezza e 6 di larghezza, costruito con bancali di legno solitamente utilizzati a livello industriale o commerciale, illuminato con luce a led. ‘Il legno di abete tornerà ad essere un albero dopo essere stato trasformato in bancale per uso industriale: è il concetto che ha generato questa idea, un circolo di vita che abbiamo voluto rendere ancora più evidente con la possibilità offerta a tutti di colorare le luci dell'albero di Natale’ ". Solo che il legno non è tornato ad essere albero. E' rimasto bancale. A meno che l’immaginazione non debba fare voli pindarici. E' questo che viene chiesto ai cittadini. Di entrare nello spirito dell’artista. Filosofia e creatività a braccetto per un albero di Natale. O almeno che doveva esser tale. Tra l'altro l'albero non è neppure di 10 metri - in barba al bando - ma è di 8 metri.
Ivaldo Rulli, dirigente del Servizio veterinario della Asl e docente di Tecniche della prevenzione all'Università di Chieti. "Da dove arrivano quei bancali? - domanda -. Perché - fa presente - i bancali vengono spesso usati nei centri di raccolta rifiuti, nelle discariche, in agricoltura, vengono a contatto con sostanze chimiche e pericolose che impregnano il legno. Quindi, prima di poterli adoperare, debbono essere bonificati in laboratori accreditati, che devono rilasciare certificazione che va esposta pubblicamente". 
 
A rileggere le parole degli assessori Francesca Caporale e Marusca Miscia qualche dubbio che non sapessero dello "spirito creativo" sorge: "Abbiamo voluto dare una svolta innanzitutto per ragioni artistiche, perché la bellezza è un aspetto che va curato e valorizzato, in particolare nel cuore della città". E la bellezza? Dov'è?
 
Gli artisti, ai quali si sa nulla tange delle critiche, gli artisti sono spiriti rivoluzionari e liberi. I realizzatori dell’ "accatastamento di bancali a forma di albero di Natale" hanno osato. "Ma non nel salotto della città", si commenta ovunque. Puoi esporre al foyer del Teatro Fenaroli, magari se la vita va per il verso giusto anche al Louvre a Parigi. Qui si trattava di altro: di un albero di Natale. 
 
Piccola nota sulla sostenibilità economica: la manifestazione di interesse è costata “solo” 5.000 euro “provenienti da contributi privati”, dicono in municipio. Non è così: se partecipano Ecolan Spa e Anxanum Multiservizi (insieme ai privati Ceie Power, Di Fonzo bus, Bcc Sangro-Teatina e Caffè ai Portici) che sono a partecipazione pubblica, i soldi sono di tutti i cittadini. Non si vuole essere pignoli. Solo precisi.
 
L'arte in generale, e ancore di più l'arte contemporanea, può essere compresa o no. Può suscitare grandi emozioni e grandi dissapori. Altro è giustificare "la grande bruttezza".
09 dicembre 2017
 
Il Punteruolo
 
Le foto sono di Andrea Franco Colacioppo. Cliccare su immagini per ingrandire 
 
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