Skateboard colorati e originali che raccontano anche l'Abruzzo. Progetto di due giovani di Castel Frentano
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L'idea è quella di portare grafiche originali ed uniche sulla pista ciclopedonale della Costa dei Trabocchi, per creare valorizzazione e connubio con altre iniziative in corso.

Il mezzo scelto è uno tra i più ecologici e puri, lo skateboard, nato in California tra gli anni Cinquanta e Sessanta. La tavola fu creata per permettere ai surfisti di poter cavalcare le onde anche in assenza di mare mosso, poi alcuni surfers ebbero l'idea di applicare sotto di essa quattro ruote per scendere lungo i pendii asfaltati.

E quale idea migliore, accostarsi al lido di Fossacesia (Ch), patria nostrana di surfisti. Il litorale frentano negli ultimi anni ha avuto un incredibile sviluppo, anche turistico, e per questo è nato il progetto "Skrew Lab", letteralmente il "laboratorio della vite". A raccontarlo è Matteo Silverio che, insieme al socio Manlio Crognale, ha dato vita all'iniziativa. Originari entrambi di Castelfrentano  (Chieti), paese dove hanno anche il laboratorio,  hanno condiviso i primi anni di scuola, per poi perdersi di vista e seguire i propri percorsi. Silverio, 32 anni, diplomato fumettista all'accademia Comix di Pescara, realizza pitture, grafiche, collabora con gruppi musicali attraverso animazioni, realizza murales. Crognale è un grafico, con esperienze in California.

Per il loro progetto di grafica, hanno scelto di usare il legno di acero canadese, che pur essendo una pianta non autoctona, si presta a questo tipo di uso. Attraverso tecniche grafiche, riproducono disegni originali che non sono presenti nelle nostre latitudini, sugli skate, che poi saranno accessoriati dagli stessi clienti, attraverso l'istallazione delle ruote e degli altri elementi necessari al loro utilizzo. Sono attivi sulla pagina Instagram “Frodaus”, dove è possibile vedere un'ampia selezione delle opere realizzate da Silverio, e la pagina “Macromatism”, che fa capo a Crognale.  L'iniziativa vuole riportare i ragazzi, duramente colpiti, da mesi di pandemia, trascorsi tra le mura domestiche, a riappropriarsi dei classici luoghi di aggregazione cercando una vera e propria rinascita.

"I miei genitori - dice Silverio - mi compravano i fumetti, fin dalla più tenera età: si può dire che io abbia imparato prima a disegnare che a scrivere, perché il disegno è la prima forma di comunicazione, quella che non ha bisogno di traduzioni o interpreti per essere conosciuta e divulgata". 04 mag. 2021

Uranio Ucci

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