Atessa. Sevel. Stellantis manda a casa 47 precari. 'Decisione arbitraria e assurda'

La neonata Stellantis esordisce in Sevel, ad Atessa (Ch), tagliando i precari. Nell'incontro che si è svolto oggi, tra la direzione e il comitato esecutivo del sindacato, è stato annunciato che 47 lavoratori, con contratto di somministrazione, non saranno riconfermati. Saranno invece sostituiti con trasfertisti provenienti dallo stabilimento di Cassino.

"Andranno a casa circa 50 giovani con il contratto in scadenza il 28 febbraio e saranno rimpiazzati con dipendenti di altre realtà - dice Nicola Manzi, Uilm Abruzzo -. E' la prima volta che accade in Val di Sangro e, tra l'altro, per l'azienda, saranno costi maggiori. Comprendiamo la solidarietà verso gli altri stabilimenti della galassia Stellantis che sono in cassa integrazione, ma questa è una notizia negativa, per i sacrifici fatti dai lavoratori e per tutto l’Abruzzo. Con l'emergenza sanitaria, considerando che siamo in "zona rossa", dovrebbe essere  maggiormente favorita l’occupazione locale. Chiediamo a Sevel di dare a questi ragazzi la possibilità di rientrare in tempi brevi, anche per fronteggiare le crescenti richieste del Ducato sul mercato europeo". 

"Fermo restando che siamo un'azienda e un territorio che hanno sempre fatto dell'accoglienza un punto di forza - evidenzia invece in una nota la Rsa della Fim Cisl -, la decisione presa è assurda e incomprensibile. In 40 anni di storia mai si era verificato un fatto del genere: in passato si è sempre riusciti a dare un futuro ai nostri giovani. Adesso invece che si fa? Si va in controtendenza! Dopo anni di record e di crescita, - viene aggiunto - dopo aver implementato la turnistica, portando la fabbrica a girare su 17 turni, in una fase in cui si parla ancora di aumento della produzione, anziché pensare ad un percorso di stabilizzazione degli interinali, si decide, in maniera unilaterale, di lasciarli a casa e senza reddito. In un periodo di pandemia mondiale e di grave crisi". La Fima Cisl "esprime contrarietà alla scelta aziendale. Non è accettabile che si prendano decisioni sul futuro di tante famiglie senza un confronto serio".  27 feb. 2021

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