Siccità. 'Costi di fieno, verdure, mais e ortaggi in aumento'
L’allarme sui prezzi raggiunti da alcuni prodotti agricoli è lanciato da 'L'Abruzzo in Agris' (LAia), l’associazione nata nel marzo nel corso sulla scia delle proteste organizzate per denunciare l’incremento dei costi di produzione in agricoltura e sulle politiche europea intraprese verso il settore agricolo del Vecchio Continente.
 
Attraverso il suo presidente Marco Finocchio, l'associazione apre uno spaccato su una serie di emergenze, che riguardano la produzione di mais, di fieno, verdure e ortaggi e i costi che stanno raggiungendo, anche a causa della siccità e del cambiamento climatico in generale.
“Ci saranno ripercussioni quest’anno per chi ha seminato granturco, che potrebbe giocarsi tutto il raccolto. Il mais per l'alimentazione degli animali è fondamentale, ma non può essere coltivato con un clima tanto secco e tanto meno con gli invasi vuoti - spiega Finocchio -. Chi non l'ha piantato quest'anno dovrà acquistarlo e sicuramente i prezzi lieviteranno ancora, considerando che alla Borsa di Bologna, a cui si fa riferimento per il suo prezzo, nelle ultime settimane il costo è già aumentato di 3/4 euro a quintale. Quindi, da 20 euro, paghiamo ora quasi 24 euro a quintale per il mais e il costo sta crescendo ancora. Per non parlare del fieno! Vista la scarsità di precipitazioni, di foraggio ce ne sarà poco ed è dunque difficile che si manterrà il prezzo di circa 15 euro a quintale, rispetto agli 8 euro necessari per produrre un quintale di fieno. Si potrebbe arrivare anche ai livelli di 3 anni fa con il fieno che verrà a costare quasi il triplo, sino a 27 euro al quintale".
 
"Da non sottovalutare, inoltre, il costo esagerato di verdure e ortaggi legato sempre alle temperature e al fatto che non c'è acqua - viene sottolineato - . Abbiamo già degli invasi per l'irrigazione, ma sono da ristrutturare e vanno messi in sicurezza". Così Finocchio commenta la proposta di Coldiretti di realizzare vasche di raccolta dell'acqua piovana per combattere la siccità "Buona l'idea, ma dovremmo sistemare e mettere in sicurezza l'esistente". Egli fa riferimento anche agli invasi di montagna che richiedono manutenzione e dove spesso finiscono gli animali selvatici. Per ristrutturare la rete, l'appello dell'associazione, che raccoglie oltre 200 aziende agricole, occorre sostenere "i consorzi di bonifica che vanno supportati perché sono l'unica salvezza per l'agricoltura. Il problema siccità è da risolvere con interventi massicci e progetti innovativi".  21 giu. 2024
 
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