"Mamma mia, che accoglienza.... C’è tanta gente che non si arrende e che combatte contro la farsa di questo Governo, cialtrone e incompetente". Matteo Renzi, a Pescara, per la presentazione del suo ultimo libro "Un'altra strada. Idee per l'Italia di domani" fa davvero il pienone nell'aula consiliare gremita per l'appuntamento. "Questo Governo, con Salvini e Di Maio, sta cercando di farci avere paura del futuro! Entrambi insistono sulla preoccupazione per il domani, creando un sistema di ingegnerizzazione dell'odio che passa dai social. Per cui, se una cantante come Emma Marrone dice: 'Aprite i porti', sui social iniziano a massacrarla e insultarla e lei in lacrime dice 'Noi non saremo mai come voì - prosegue il senatore Pd ed ex premier -. Ma quand'è che l'Italia ha perso la propria dignità? Siamo il Paese in cui un maestro di una scuola pubblica prende un bambino di colore, lo schiaffa davanti alla cattedra... Quando siamo diventati questa roba qua? Noi non siamo questi! Noi siamo il popolo che quando vede una cosa del genere licenzia quell'essere, uno così non ci sta nella scuola pubblica! Non rassegnatevi - esorta - a questa deriva".
Ancora affondi. "Salvini cambia idea costantemente sulla base dell'algoritmo, in base a quello che gli dice il social network di turno - tuona Renxi -. E' alla continua ricerca di follower, io dico che è una Chiara Ferragni che non ce l'ha fatta. Era comunista è diventato leghista, era contro l'Europa ora è per l'Europa - afferma l'ex premier Pd -, tirava le uova contro i carabinieri ora si mette le magliette della polizia".
Poi fa gli auguri al nuovo presidente della Regione, Marco Marsilio, ma continua: "Penso che il neogovernatore avrà molte opere pubbliche da inaugurare, tutte finanziate dal Masterplan dell'Abruzzo, quelle fatte con D'Alfonso ai miei tempi a Palazzo Chigi. Quando erano in campagna elettorale - aggiunge Renzi - parlavano contro di noi e contro il Masterplan, e dicevano che era una truffa. Invece quei soldi, come i 200milioni per la Fondovalle Sangro, li abbiamo messi noi: da anni non lo aveva fatto nessuno. Adesso useranno le forbici per tagliare i nastri di delle opere pubbliche che noi abbiamo finanziato. Bene così, bene per l'Abruzzo, bene per chi crede nelle istituzioni". Ad ascoltare l'ex premier il senatore Luciano D'Alfonso, ma anche l'ex vice presidente del Csm, Giovanni Legnini, accolto da applausi, e il sindaco Marco Alessandrini.
Cambiando argomento... "Il libro - spiega -, vuole unire, non dividere. Il Pd ha vinto due volte con il 70% e per due volte ci hanno fatto la guerra dall'interno. Zingaretti ha vinto le primarie e quello che è essenziale adesso è stare insieme".
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