"Siamo abituati a vedere l’ospedale di Atessa (Ch) al centro dei dibattiti di ogni campagna elettorale, a qualsiasi livello istituzionale. Sentiamo tante promesse, come quelle che sono state pronunciate alla vigilia delle elezioni regionali, ma alla fine i risultati non arrivano e a rimetterci sono sempre i cittadini". A denunciarlo è il consigliere regionale M5S, Francesco Taglieri, che stamattina haeffettuato una visita ispettiva al "San Camillo De Lellis", insieme al consigliere comunale Emilio Falcone.
“Penso al Day surgery chirurgico – viene detto – che, secondo quanto ci è stato raccontato, sarebbe dovuto tornare in funzione con la fine di gennaio. Invece finora è stato effettuato solo qualche intervento di chirurgia ambulatoriale. Ma i problemi non finiscono qui, purtroppo. Ci sono strumentazioni vecchie, come la Tac, che lavora solo a due strati. Inoltre sono in corso lavori di bonifica della pavimentazione senza che siano prese le dovute misure di sicurezza, perché un telo mal posizionato non può essere sufficiente a isolare il reparto di Radiologia dalle polveri e non garantisce la dovuta protezione, sia ai professionisti che ai pazienti. Mi domando come possa la Asl non fare i controlli necessari a tutela di quanti in ospedale devono starci, per lavoro o per ricevere cure. E' una mancanza di attenzione che registriamo in diverse strutture e questo non è accettabile. Non solo, ma nel luogo in cui si sta svolgendo l’opera di bonifica sarà installato un mammografo che in questo momento giace in una stanza liberamente accessibile, abbandonato come fosse un rifiuto".
"L’errore più grave - afferma Taglieri - riguarda l’indirizzo che hanno voluto dare allo sviluppo dell’ospedale. Quello di Atessa deve essere valorizzato per le sue capacità, non a seconda di altre esigenze, mi auguro non elettorali. Deve avere uno di indirizzo medico, non chirurgico. Ci sono già 20 posti letto, 5 di lungodegenza e 17 per riabilitazione ad alta intensità di cura. Questo è ciò di cui il territorio ha bisogno. E' già attivo un Pronto soccorso capace di gestire 10mila prestazioni all’anno; Diabetologia segue oltre mille pazienti; il reparto di Radiologia funziona, così come i servizi offerti dal poliambulatorio. Perché allora non scegliere di proseguire su questo tipo di sviluppo, invece di lanciarsi verso strade diverse? Potenziare le attività per rendere l’ospedale autonomo e indipendente: di ciò ha bisogno il territorio".
"Avevo già espresso i miei dubbi sulle troppe parole vuote spese, a ogni campagna elettorale, in merito all’ospedale – afferma Falcone –. Non posso far altro che constatare che le soluzioni sbandierate non si sono realizzate. La realtà è che negli anni niente è mai migliorato”.
"Il personale – conclude Taglieri – ci ha accolto all’interno della struttura con grande cordialità e disponibilità. Il suo spirito costruttivo rappresenta al meglio l’impegno che mette quotidianamente nel lavoro per garantire la migliore qualità dei servizi. Ora la responsabilità è del governo regionale di centro destra, dell’assessore Nicoletta Verì e del presidente Marco Marsilio. Siamo ancora in attesa di soluzioni, perché la sanità deve essere al servizio dei cittadini e rispondere esclusivamente ai loro bisogni".
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Nelle foto Taglieri e il mammofìgrafo dimenticato