Lanciano. Aria di elezioni... Pupillo 'asfalta' il centrodestra: 'Avviso di sfratto? Ecco che abbiamo fatto per la città'

Settembre al vetriolo per la politica amministrativa di Lanciano (Ch) con l’intero centrodestra che una settimana fa ha sonoramente bocciato, tout court, l’attività della maggioranza di centrosinistra mandando l’avviso di sfratto, a pochi mesi dalle elezioni comunali.  

Stamani il sindaco Mario Pupillo, attorniato dall’intera Giunta, ha replicato, “asfaltando” l’opposizione. “I nostri 700 mila euro di asfalti li abbiamo pagati mentre due ditte, una ci pure rinunciato, stanno ancora aspettando il pagamento di 600 mila euro di lavori di asfaltatura dell’ex giunta Paolini”. La partenza di Pupillo è al fulmicotone e attacca: “La minoranza parla, noi facciamo. L’avviso di sfratto lo rimando al mittente che usa termini da dittatura e prevaricatori. Lo sfratto ce lo danno i cittadini che ci hanno scelti due volte. Siamo in democrazia e portiamo avanti questo concetto. Non accettiamo sfratti dal trasformismo politico della destra, dove c’è pure chi transita dalla lista Di Pietro fino a Fratelli d’Italia”.

I soliti toni pacati del sindaco vanno un po' su di fronte alle accuse, mentre gli fanno corona gli assessori Marusca Miscia, Dora Bendotti, Patrizia Bomba, Giacinto Verna, Carlo Orecchioni, Pasquale Sasso, Davide Caporale. “Andremo avanti fino a fine mandato – reagisce Pupillo. Sono orgoglioso di questa maggioranza, con persone serie, oneste, preparate e trasparenti. Sono gratuite le valutazioni del centrodestra. Siamo noi che abbiamo trovato le macerie e moralizzato la città. C’era un cimitero bloccato, utenze e affitti non pagati, la Casa di conversazione usata da pochi intimi, Palazzo degli studi semivuoto e altri buchi neri come l’affidamento del mercato coperto, il Corso che era una lingua di asfalto, un Prg atteso da 17 anni. Difficile anche la situazione economica ereditata.  Abbiamo creato la città distretto e di servizi – aggiunge Pupillo – partendo dalla formazione scolastica che ora arriva fino all’Università. Lanciano ha recuperato un ruolo, visto che anche l’Inps stava per andare via. E poi realizzato il Centro di protezione civile (Com) che raccoglie Comuni vicini; aperto il canile sanitario atteso da decenni; si è ripartiti con la viabilità, prima dalla A-14 ci voleva mezz’ora, fatte rotonde, l’efficientamento energetico con 6mila nuove lampadine pubbliche, la Cuc (Centrale unica di committenza), messo mani all’ex Torrieri luogo di degrado e contratto di fiume. Quando alla ciclovia noi ci crediamo e andremo anche davanti  a un giudice. Loro sono pure divisi sul nuovo ospedale”.  

Pupillo è un torrente in piena e tocca anche l’accusa di favoritismi e poltrone: “Certo ho fatto scelte di fiducia, lo posso fare e ho scelto persone competenti con pieni risultati. Come Ecolan, fiore all’occhiello nazionale, col presidente Massimo Ranieri votato da 70 sindaci e poi la Fiera i cui libri contabili stavano andando al tribunale. Col presidente Franco Ferrante i conti sono tornati in attivo. Siamo noi che lasciamo macerie chiedo ai trasformisti del centrodestra, anche se possono contare su un’onda lunga. Ho persino ereditato un responsabile della stazione meteorologica del costo di 40 mila euro.  Noi abbiamo dato volto e cambiato la città. Poi qualcosa si può anche sbagliare, visto che siamo stati alle prese pure con voragini, Covid, terremoti. Se abbiamo fatto cose illegali ci denuncino”.

Walter Berghella

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Foto Andrea Franco Colacioppo                   

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