Elezioni comunali Pescara. Stefano Civitarese Matteucci: 'Vogliamo una città smart e vivibile''
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Stefano Civitarese Matteucci si candida a sindaco per una lista indipendente che si chiama “Coalizione civica”, anche se la sua collocazione politica è chiara: l’ex assessore all’Urbanistica della giunta Alessandrini, che non si è lasciato nel migliore dei modi con il Pd, rivendica uno schieramento a sinistra che non a caso è stato certificato anche da Rifondazione comunista. Maurizio Acerbo, segretario nazionale del partito, ha infatti espresso pubblicamente il suo appoggio a Civitarese: "Pd e centrodestra hanno consentito il dilagare dei centri commerciali intorno alla città, hanno crocifisso il nostro ospedale, hanno cementificato la spiaggia, ridotto a una latrina il fiume e ora ci vorrebbero spiegare come risolvere i problemi? La proposta di "Coalizione civica" è simile ad altre che abbiamo contribuito a costruire in giro per l'Italia in alternativa a tutti i poli esistenti. Stefano Civitarese lo conosco da sempre. Ha dimostrato di essere una persona seria e dalla schiena diritta da assessore. E lo ha dimostrato anche rompendo con la giunta Pd di Pescara".

Anche secondo Civitarese quella di "Coalizione civica" è l’unica proposta veramente di sinistra: "Trovo davvero incredibile e autolesionista - dice - insistere con pratiche e modelli fallimentari. Almeno nei momenti di crisi, allora, quando non c'è niente da perdere, piuttosto che prepararsi alla sconfitta, occorrerebbe percorrere strade nuove a partire dalla condivisione di un progetto che si fondi su una città metropolitana moderna e solidale, cosa che sono convinto la stragrande maggioranza degli elettori e militanti del Pd vuole. Questo mi pare sarebbe un modo per cominciare a costruire l'unità della sinistra in concreto e non a chiacchiere".

Per quanto riguarda il programma elettorale, Civitarese insiste molto sui concetti di smart city e vivibilità della città, con un occhio di riguardo all’ecologia e alla mobilità sostenibile. Gli strumenti di dialogo con la popolazione saranno molteplici: il 'bilancio partecipato', l'istituzione di consulte e forum permanenti, il ricorso ad assemblee pubbliche su questioni di particolare rilievo. La giunta Civitarese sarà formata da 7 assessori più il sindaco, con un risparmio di spesa che potrà essere utilizzato per avviare l'istituzione di un ufficio per l’attuazione del piano strategico, indispensabile per "costruire rigorosamente il bilancio sugli obiettivi strategici e rendere effettivamente verificabile e trasparente l'azione dell'amministrazione". Non solo: "La struttura organizzativa - dichiara Civitarese - sarà, a sua volta, rimodellata su base dipartimentale. Ciascun assessore è responsabile di un dipartimento cui è a capo un dirigente. Il criterio è che a ogni dirigente di dipartimento corrisponda un solo assessore di riferimento".

La Pescara di Civitarese sarà più attenta al superamento delle barriere architettoniche e culturali e all’autonomia di ogni cittadino: "Non è pensabile un governo cittadino che si dichiari attento al benessere delle persone, senza che venga perseguita la piena accessibilità agli spazi urbani. Questa accessibilità non è solo legata alla mobilità: essa va integrata con la questione delle relazioni sociali e dell’accesso all’informazione, alla cultura, alla sanità, per ridurre al minimo ogni disagio". 

Occorrerà, dunque, "promuovere e sviluppare senza indugio i Peba (Piani di eliminazione delle barriere architettoniche), che per troppo tempo sono rimasti dormienti o scarsamente attuati in Italia (ricordo come la Legge che ne prevede l’istituzione – la n. 41 (art. 32) – risale al 28 febbraio 1986!). Per far questo è necessario coinvolgere persone competenti e non vi è persona più competente di chi vive sulla propria pelle, nel quotidiano, la disabilità. Il tavolo sui Peba sarà collegato alla specifica figura del disability manager, affiancato da un ufficio coordinato da personale disabile, oltre ai rappresentanti delle varie organizzazioni che si occupano di disabilità (motoria, visiva, psichica…). Penso a un team scientifico pluridisciplinare (urbanisti, architetti, antropologi, sociologi, economisti, giuristi…) anche per fare di questo tavolo tecnico un Osservatorio che punti a un cambiamento duraturo della cultura della e sulla disabilità". 

Tutti i parchi pubblici verranno forniti di scivoli "dopo attenta verifica condotta da parte degli uffici tecnici". Circa il problema della spiaggia pubblica accessibile, annuncia Civitarese, "apriremo un serio confronto con gli uffici del Demanio". Sarà necessario il controllo delle barriere architettoniche presenti sulle strade e sui marciapiedi e il conseguente rifacimento a misura di carrozzina. E a tutte le attività commerciali sarà prescritto di porre all’ingresso uno scivolo fisso o, in caso di oggettiva impossibilità, amovibile. Per il turismo Civitarese prevede l’allestimento di un’area riservata ai camper e adeguatamente attrezzata per il soggiorno dei turisti con disabilità. Per quanto riguarda gli alberghi, verrà fatto uno screening per verificare quali siano le strutture accessibili.

Sull’area di risulta Civitarese ha le idee ben chiare, parlando di un moderno "Central Park". Spiega: "Quello che si prevede è la gestione dei parcheggi (quindi di una porzione assolutamente residuale dell’area per soli vent’anni) a fronte di un parco pubblico e relativi servizi per tutta la città. Oggi l’enorme spazio di cui stiamo parlando è di fatto ‘privatizzato’, tutto occupato dal mezzo privato più inefficiente e inquinante che vi sia (l’automobile) sopra una colata di cemento".

Il Central Park comprenderà anche giardini tematici e orti urbani, "accorpando sosta e terminal al traffico ferroviario in un fascio viario compatto e integrato, a ridosso dell’impalcato ferroviario. Per fare spazio al verde, occorre realizzare strutture per il parcheggio di circa 2.000 posti auto, in linea con l’offerta attuale. Dalla gestione di tali parcheggi deriva la maggior parte della leva finanziaria per realizzare tutto il resto. Questi sono collocati in prevalenza in due silos posti ai margini nord e sud dell’area e dovranno essere progettati con soluzioni architettoniche e tecnologiche d’avanguardia, in modo da essere pienamente integrati nel paesaggio del parco urbano e anche convertibili quando nei prossimi anni l’esigenza di automobili private diminuirà drammaticamente".

La mobilità urbana verrà ripensata in termini di prevenzione e sicurezza, mettendo al centro pedoni, ciclisti, bambini, anziani e diversamente abili. Civitarese pensa all’introduzione di un’area protetta per le scuole, ossia la pedonalizzazione delle strade di fronte agli edifici scolastici in orario di entrata e uscita dalle stesse, la riprogettazione degli attraversamenti pedonali che devono essere resi più visibili anche attraverso illuminazioni a led, l’aumento delle zone “30” estese a tutto il centro cittadino, l’abbassamento del limite di velocità di tutte le strade della città. Infine il potenziamento del trasporto pubblico, anche in fasce orarie notturne, con la conseguente diminuzione della circolazione delle auto private che completerà l’opera. E sui percorsi ciclabili? Ci sarà "una grande piazza lineare pedonale che collegherà direttamente la stazione con le aree pedonali di corso Umberto I e di tutto il ‘Centro commerciale naturale’, la connessione dei tratti ciclo-pedonali attualmente esistenti lungo la ‘strada-parco’, il Ponte di ferro, il lungofiume e i nuovi percorsi lungo via De Gasperi e corso Vittorio Emanuele II, così come previsto dal documento di "Indirizzi strategici per il governo del territorio". Questa è la città che Civitarese immagina per il futuro. Un futuro che, per lui, è già presente.

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