Operatori socio sanitari che lavorano con coop esterne: Asl bandisce concorso e riconosce anzianità

Stabilizzazione degli innumerevoli operatori socio sanitari che lavorano con cooperative esterne negli ospedali di Chieti, Lanciano e Vasto: il sindacato Usb lotta da anni e ottiene una vittoria con la Asl che ha bandito un concorso per 162 posti, 81 riservati al personale precario, e nella procedura riconosce, con un punteggio, l’anzianità di servizio svolto dai lavoratori delle ditte appaltatrici. 

"Mostriamo la nostra soddisfazione per quanto riguarda il riconoscimento dell’anzianità di servizio per il personale esternalizzato assunto dalle aziende e cooperative che gestiscono i servizi in appalto dalla Asl", dicono esponenti Usb in una conferenza nella sede di Lanciano. "Un risultato per nulla scontato e mai avvenuto prima - aggiunge Luigi Iasci, responsabile confederale Usb Abruzzo - frutto di grandi lotte per vedersi riconosciuti gli anni di lavoro svolti. Purtroppo la nostra soddisfazione si ferma qui, poiché` di questi 162 posti ne sono messi a riserva 81 destinati alla stabilizzazione del personale precario. Riserva che sembra non contemplare gli esternalizzati, limitandosi ai tempi determinati Asl e agli interinali, escludendo chi è precario a causa dei periodici cambi appalto e di condizioni contrattuali e di salario per nulla equiparabili al personale strutturato Asl". Intervenuti anche Alice Sciascia, Giovanna Cecamore e Maria Cristina Sperinteo, responsabili sindacali ditte in appalto Asl provinciale Chieti (vedi foto). 

Per l'Usb lo scoglio più grande per gli esternalizzati è rappresentato da una prova preselettiva che riserverà a soli 2mila persone la possibilità di partecipare poi a scritti ed orali. "Centinaia di lavoratori del nostro territorio provinciale rischiano quindi di vedersi esclusi in partenza e di non avere comunque la possibilità di far valere la propria esperienza maturata - rimarca Iasci -. Non possiamo non interpellare la Direzione sanitaria della Asl Lanciano-Vasto-Chieti e, soprattutto, la politica regionale su quale sarà il futuro di coloro che non passeranno la prova preliminare e che correranno il forte rischio di perdere il posto di lavoro, nonostante l’aver ottenuto in questo bando un punteggio sull’esperienza lavorativa maturata negli anni. La nostra è una soddisfazione a metà e controversa, perchè da un lato finalmente si rimette in moto la macchina della sanità pubblica con nuove assunzioni, dall’altro si rischia di generare nuovi disoccupati qualora non si intervenga con una soluzione chiara e definitiva per tutti. Sulla lunga vertenza riconosciamo il merito anche all’assessore regionale alla Sanità, Nicoletta Verì, che ha preso in considerazione le nostre richieste e tre mesi fa ci ha garantito che nel bando sarebbero stati inseriti gli operatori delle cooperative. La Verì è stata coerente, ma resta comunque una preoccupazione forte".

Walter Berghella

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