Stellantis. 'Situazione ancor più complicata con caduta produzione auto. Priorità ai lavoratori'
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"Si sta lavorando a livello nazionale con il governo alla modifica della normativa del 2015 relativa alla Cassa integrazione per prevedere forme e strumenti di cassa integrazione in deroga già dal 2025 in grado di venire incontro alle esigenze delle imprese dell’automotive coinvolte dalla crisi".

Lo ha annunciato l’assessore alle Attività produttive e al Lavoro, Tiziana Magnacca, in apertura dei lavori del tavolo regionale dell’Automotive che si è tenuto in mattinata in Comune ad Atessa (Ch).

“Si tratta – ha aggiunto – di una misura concreta in vista dei possibili risvolti sociali legati alla crisi dell’automotive in modo da evitare che migliaia di lavoratori possano trovarsi senza alcuna copertura di welfare lavorativo di fronte ad aziende che hanno esaurito la possibilità di ricorrere a forme di cassa integrazione ordinaria. Il problema naturalmente è legato al reperimento delle risorse necessarie per finanziare la misura, ma abbiamo avviato una interlocuzione concreta con il ministero del Economia”.

Ad Atessa, centro che ha ospitato la seconda riunione del tavolo Automotive, con il primo cittadino Giulio Borrelli a fare da padrone di casa, si sono ritrovati sindacati, parti sociali, Confindustria, i consiglieri regionali Nicola Campitelli e Vincenzo Menna e i sindaci di Casoli, Sulmona, Atessa e Paglieta per affrontare il difficile momento che attraversando il settore metalmeccanico, con uno sguardo particolare a Stellantis e allo stabilimento ex Sevel con tutto l'indotto.

"La situazione è difficile ed è per questo che dobbiamo fare squadra per raggiungere risultati concreti. L’importante in questo momento – ha sottolineato l’assessore regionale – è governare il presente perché gli effetti della crisi rischiano di far crollare l’economia della nostra regione. Tra le proposte da attuare c’è anche quella di chiedere al governo la creazione di un’area di crisi complessa che tocchi gli agglomerati industriali con dentro aziende del settore".

Nel suo intervento Magnacca ha fatto una disamina approfondita della situazione: "Dall’ultima riunione del tavolo regionale dell’automotive la situazione si è ulteriormente complicata – ha detto – ci troviamo a far fronte alle nuove decisioni di Stellantis e alla caduta della produzione auto in Italia, tutte questioni che naturalmente sono entrate nell’agenda politica del governo. In questa fase è importante capire che le dinamiche dell’automotive camminano su binari europei e che né l’Italia né l’Abruzzo possono considerarsi un’isola a sé al di fuori di queste dinamiche. Per questo è necessario unità di intenti e visione d’insieme".

Proprio su questo punto, Magnacca ha ricordato la recente decisione assunta dal Comitato europeo delle Regioni che ha votato solo qualche giorno fa una risoluzione a firma del presidente Marco Marsilio che affronta il tema di una transizione ambientale compatibile socialmente, chiedendo espressamente che per i settori del chimico e dell’automotive debbano essere previste misure di indennizzo prelevate dal fondo europeo di decarbonizzazione. La risoluzione passerà all’esame della Commissione, "ma è importante sottolineare che per la prima volta nelle istituzioni europee si parla di una Green Deal più sociale, attenta ai bisogni dei lavoratori e dell’economia dei singoli Paesi".

Il tavolo  tornerà a riunirsi nei prossimi mesi a Sulmona (Aq), sede di uno degli stabilimenti Magneti Marelli più grossi in Italia, il cui destino e doppiamente legato all’insediamento industriale Stellantis della Val di Sangro. 21 ott. 2024

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